Ucciso dal datore di lavoro perché voleva cambiare: Mahmoud morto a 19 anni in Liguria, due egiziani fermati

Ucciso dal datore di lavoro perché voleva cambiare: Mahmoud morto a 19 anni in Liguria, due egiziani fermati

Ucciso dal datore di lavoro perché voleva cambiare: Mahmoud morto a 19 anni in Liguria, due egiziani fermati   Photo Credit: Fotogramma.it


31 luglio 2023, ore 18:00

Le indagini hanno portato all'arresto di 'Bob' Abdelwahab e 'Tito' Abdelghani; il primo è il proprietario del negozio di barbiere in cui Mahmoud lavorava. Il movente del delitto nella decisione del ragazzo di volersi licenziare

Potrebbe essere stato ucciso perché voleva lasciare il lavoro, il ragazzo egiziano il cui corpo mutilato è stato ritrovato in mare davanti a Santa Margherita Ligure esattamente una settimana fa. Le indagini svolte sin qui hanno chiarito che il 19enne Mahmoud Abdalla avrebbe litigato con il suo datore di lavoro, titolare di una barbieria a Chiavari. E proprio quest’ultimo insieme a un complice avrebbe ucciso il diciannovenne trasportando il cadavere da Genova a Chiavari in taxi e poi mutilando il corpo in spiaggia prima di gettarlo in mare.

Indagini accurate che incastrano il datore di lavoro

E' stata un'importante e sofisticata attività di indagine coordinata dal pm Daniela Pischetola della procura di Genova a portare i carabinieri ai presunti responsabili dell'omicidio di Mahmoud Abdalla e dello smembramento del suo cadavere, a cui sono state tagliate la testa e le mani. Oltre alla grande conoscenza del territorio, sono stati i dati forniti dalle celle telefoniche incrociati con l'analisi delle immagini delle videocamere di sorveglianza a portare all'arresto dei due cittadini egiziani 'Bob' Abdelwahab titolare della barbieria in cui Mahmoud lavorava e 'Tito' Abdelghani, suo complice. I due avrebbero attirato Mahmoud nel negozio e qui l'avrebbero ucciso. Poi le telecamere ritraggono i due che trasportano una valigia scura "di grandi dimensioni"  sollevata e caricata sulle spalle.  A incastrare Bob anche un'altra circostanza, riferita da un dipendente della barbieria. Secondo quest'ultimo, l'uomo avrebbe detto che Mahmoud era morto un'ora prima che venisse recuperata la prima mano mozzata sulla spiaggia di Chiavari. Il macabro ritrovamento era avvenuto dopo le 17, ma Bob aveva annunciato che il suo giovane dipendente era morto intorno alle 16.

 Testimonianza cruciale del tassista

Ulteriori riscontri  sono stati forniti dalla testimonianza dello stesso tassista che ha detto di aver iniziato la propria corsa a Genova, in zona Sestri Ponente e che erano saliti a bordo due ragazzi con due valige di cui una di grosse dimensioni particolarmente pesante. Così pesante che lo stesso tassista aveva invitato i due clienti a metterla nel bagagliaio. L'uomo non ha riconosciuto le foto dei due indiziati del delitto ma l'individuazione del suo taxi è avvenuta in sede d'indagine con certezza e il testimone ha riconosciuto il punto in via Vado in cui ha recuperato i due, ovvero davanti a civico 40 dove vive Bob Abdelwahab, il barbiere che viene considerato 'regista' del barbaro omicidio.


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