Ucraina: la Russia vuole inserire il battaglione Azov nella lista dei terroristi

Ucraina: la Russia vuole inserire il battaglione Azov nella lista dei terroristi

Ucraina: la Russia vuole inserire il battaglione Azov nella lista dei terroristi


17 maggio 2022, ore 18:00

Sospesi i negoziati tra Kiev e Mosca. Svezia e Finlandia verso la Nato

I combattenti dell'acciaieria Azovstal di Mariupol saranno trattati in linea con le leggi internazionali. E’ quanto ha affermato il Cremlino, dopo la resa di oltre 250 militari. Il procuratore generale russo ha chiesto alla Corte suprema di riconoscere il reggimento ucraino Azov come organizzazione terroristica. La Corte Penale Internazionale, intanto, ha inviato in Ucraina 42 investigatori ed esperti per indagare sui crimini di guerra commessi dai russi. Sospesi i colloqui tra Kiev e Mosca . E’ stata l’Ucraina a riturarsi, ha sottolineato la Russia. Il Cremlino ha minacciato conseguenze per l’allargamento della Nato a Svezia e Finlandia. Notizia di oggi la firma della domanda di adesione all’Alleanza Atlantica da parte di Stoccolma e il sì del parlamento di Helsinki. I leader dei due Paesi scandinavi saranno ricevuti giovedì dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Il leader americano si è detto fiducioso che la Nato possa raggiungere un consenso unanime sulla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia, nonostante le resistenze della Turchia. 


Nuove accuse del Cremlino

Le azioni dei Paesi occidentali nei confronti di Mosca sono una guerra, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Peskov. Concetto ribadito dal ministro degli esteri Lavrov. L'Ucraina, ha detto il capo della diplomazia russa, è materiale di consumo nelle mani dell'Occidente in una guerra ibrida totale contro Mosca. Lavrov ha annunciato il ritiro del Paese dal Consiglio degli Stati del Mar Baltico, dopo aver accusato gli occidentali di averlo monopolizzato. I negoziati tra Kiev e Mosca al centro di una telefonata tra il cancelliere tedesco Scholz e il presidente Zelensky. Durante il colloquio è stato ribadito che una soluzione diplomatica sarà possibile solo dopo il ritiro dei russi dal territorio ucraino.


Putin parla delle sanzioni

L'Occidente si sta avviando verso una sorta di suicidio energetico con l'imposizione delle sanzioni contro le forniture russe. E’ quanto ha detto il presidente russo Vladimir Putin, parlando alle imprese petrolifere russe a Mosca. Nel lungo termine l’Unione Europea subirà le conseguenze delle proprie scelte, ha sottolineato il leader del Cremlino. Intanto, Bruxelles sta lavorando al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Un’intesa sull’embargo al petrolio di Mosca non è stata ancora raggiunta.



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