Ucraina, pesanti bombardamenti notturni a Kiev. Le esplosioni hanno illuminato il cielo

Ucraina, pesanti bombardamenti notturni a Kiev. Le esplosioni hanno illuminato il cielo

Ucraina, pesanti bombardamenti notturni a Kiev. Le esplosioni hanno illuminato il cielo


27 febbraio 2022, ore 03:07

Terza notte di assedio a Kiev, la capitale dell’Ucraina è stata colpita da massicci bombardamenti. Intanto Usa e Ue promuovono sanzioni economiche contro Mosca. 64 i civili uccisi secondo l'Onu

Per la terza notte consecutiva la capitale dell'UcrainaKiev è stata pesantemente bombardata illuminando a giorno il cielo. Forti esplosioni si sono sentite nella notte in diverse zone della città. Secondo i media locali sarebbero stati colpiti un deposito petrolifero a Vasylkiv, a 40 Km dalla capitale ucraina. Le bombe russe hanno colpito anche l'aeroporto vicino a Kiev. In un altro assalto l'esercito russo ha distrutto un gasdotto nella città nordorientale di Kharkiv. Le offerte di dialogo di Mosca, sono scomparse, e il presidente Volodymyr Zelensky continua a incitare la popolazione a resistere e a combattere per cacciare il nemico. “Più di 100 mila invasori sono sulla nostra terra”, ha detto in un drammatico messaggio, mostrandosi in video per smentire la propaganda di Mosca che ripetutamente sostiene che sia fuggito. Dal pomeriggio di sabato, e in città vige il coprifuoco totale, che in poche ore ha trasformato la capitale in una città fantasma. Il provvedimento resterà in vigore fino a lunedì mattina. E' massiccia l'adesione di volontari nelle forze armate. Il comandante delle Forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, ha detto che hanno aderito all'iniziativa 37.000 civili. L'Onu, almeno 64 civili uccisi da inizio dei bombardamenti


Esodo di massa

Secondo l' Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, gli sfollati nei Paesi vicini in 3 giorni di guerra sono oltre 150 mila. La maggioranza dei cittadini ucraini si è recata in Polonia. Ma la grande fuga tocca anche la Romania, Ungheria, Moldavia e Slovacchia. Ieri la stazione ferroviaria della capitale Kiev è stata letteralmente presa d’assalto da chi vuole lasciare al più presto la città.


L’ospedale oncologico

Colpito dai russi l'ospedale oncologico pediatrico Okhmadyt di Kiev. La notizia diffusa in serata è stata smentita. il Kyiv Independent la struttura sarebbe stata colpita dalle forze di Mosca provocando la morte di un bambino, ma l'associazione Soleterre, che opera nella capitale ucraina ha smentito la notizia sottolineando che l'ospedale non è stato raggiunto dalle bombe e citando un testimone, un sanitario dello stesso nosocomio, ha smentito la morte di un paziente. La piccola vittima sarebbe stata colpita mortalmente fuori dalla struttura.


La riunione dei ministri degli Esteri Ue

Oggi si riuniscono i ministri degli Esteri dei Paesi Ue proprio per valutare l'attivazione dello European Peace Facility, ovvero lo stanziamento di fondi ed equipaggiamenti per la difesa di Kiev. "Faciliteremo la consegna di aiuti militari, l'Ucraina democratica prevarrà”, ha annunciato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel in un tweet. Ma le misure non si fermano qui. In tarda serata Stati Uniti, Unione Europea, Canada e Gran Bretagna hanno trovato un accordo per mettere fuori dal sistema Swift alcuni istituti bancari russi. In pratica sanzioni draconiane che si rifletteranno sulla Banca Nazionale Russa. Non solo. Un funzionario americano sostiene che ora l’Occidente vuole dare la caccia agli yacht, ai jet e alle case di lusso, ma anche alle auto degli oligarchi russi. La presidente della Commissione Ue, Ursula Von del Leyen in una conferenza stampa ha detto che “Tagliare fuori le banche impedirà loro di condurre la maggior parte delle loro transazioni finanziarie in tutto il mondo e bloccherà efficacemente le esportazioni e le importazioni russe”, aggiungendo che “in secondo luogo, impediremo a Putin di usare il suo forziere da guerra. Paralizzeremo le attività della banca centrale russa. Questo bloccherà le sue transazioni. E renderà impossibile per la Banca Centrale liquidare i suoi beni”. Plaude alla decisione presa da Stati Uniti ed Europa, il premier ucraino Denys Shmyha.



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