Ucraina, secondo il presidente Zelensky le nuove sanzioni contro la Russia non sono sufficienti

Ucraina, secondo il presidente Zelensky le nuove sanzioni contro la Russia non sono sufficienti

Ucraina, secondo il presidente Zelensky le nuove sanzioni contro la Russia non sono sufficienti


07 aprile 2022, ore 08:30

In un video diffuso nella notte il leader ucraino ha espresso il suo apprezzamento per le misure che l'Europa si prepara a varare ma , ha aggiunto, non sono commisurate alle atrocità viste a Bucha, Mariupol e Kharkiv. Intanto, si sposta sempre più verso Est l'offensiva russa. A Mariupol il 40% del tessuto urbano non è recuperabile

In un nuovo video messaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha espresso apprezzamento per il nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca che l’Europa si prepara a varare ma, ha detto, occorre fare di più: “I nuovi investimenti in Russia sono bloccati. Restrizioni sono imposte a diversi sistemi bancari nel Paese. Sono imposte sanzioni personali, così come altre restrizioni. Questo pacchetto sembra spettacolare, ma non è abbastanza – dice Zelensky - Difficilmente può dirsi commisurato al male che il mondo ha visto a Bucha, al male che continua a Mariupol, ai bombardamenti su Kharkiv, al tentativo della Russia di lanciare una nuova offensiva globale nel Donbass”. Il leader ucraino poi ha parlato della necessità di lavorare per ricostruire l’economia del suo Paese:” Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il lavoro delle aziende locali, le attività commerciali e ristabilire le piccole e medie imprese sul nostro territorio là dove è sicuro e possibile lavorare”.

Proseguono i bombardamenti

Le parole di Zelensky sono arrivate mentre proseguono i bombardamenti. Il baricentro dell’offensiva russa si sta spostando sempre più a est. Il governo di Kiev ha invitato i residenti delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv ad evacuare, mentre ha denunciato la scomparsa di oltre 400 persone da Gostomel, la località alle porte della Capitale, dove questa mattina è scattato un coprifuoco previsto per una settimana, fino alle 6 del mattino del 14 aprile. La misura si è resa necessaria per sminare la città e consentire ai civili di rientrarvi in sicurezza.

Mariupol e i forni crematori

La situazione è sempre più drammatica a Mariupol dove, secondo il sindaco Vadim Boychenko, il 40% del territorio urbano "non e' piu' ricostruibile” e il 90% degli edifici sono andati distrutti. Boychenko ha parlato anche della tragica morte di quasi 50 persone, bruciate vive durante il bombardamento di un ospedale pediatrico. Secondo quanto riferito dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, che cita i servizi segreti di Kiev, le forze russe avrebbero usato forni crematori mobili per bruciare i cadaveri di donne e bambini e per eliminare i corpi dei soldati russi morti in battaglia. Questo per evitare che i feretri rientrino in patria.


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