Ucraina: nella città martire di Mariupol sta subendo ritardi l'evacuazione prevista oggi

Ucraina: nella città martire di Mariupol sta subendo ritardi l'evacuazione prevista oggi

Ucraina: nella città martire di Mariupol sta subendo ritardi l'evacuazione prevista oggi


02 maggio 2022, ore 17:45

L'Unione Europea prepara il sesto pacchetto di sanzioni contro Puntin. La Germania favorevole all'embargo al petrolio russo

A Mariupol, dopo l’evacuazione di 100 civili dall’acciaieria Azovstal,  sono 200 le persone che ancora si trovano all’interno dello stabilimento, che è nuovamente bombardato russi. L 'evacuazione prevista oggi nella città martire sta subendo dei ritardi. L’ira di Israele dopo le parole del ministro degli esteri Lavrov,  che ha definito Zelensky “ebreo come Hitler”. Tel Aviv ha convocato l’ambasciatore russo per chiarimenti. “Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo", ha sottolineato la diplomazia israeliana. Intanto,  gli Stati Uniti si preparano ad aprire la propria ambasciata a Kiev entro la fine del mese. La speaker della Camera Nancy Pelosi ha incontrato oggi a Varsavia il presidente polacco Duda, per discutere di un ulteriore sostegno all'Ucraina. Per Washington un viaggio di Biden a Kiev è solo questione di tempo. La first lady americana, Jill Biden, sarà tra 5 giorni sarà in Romania e Slovacchia per incontrare i profughi ucraini. Duro avvertimento del Cremlino. "Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all'Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra ed entrano a far parte del conflitto". Così oggi il presidente della Duma Volodin. L’Unione Europea lavora al sesto pacchetto di sanzioni contro Putin. In corso il Consiglio dei ministri dell’Energia a Bruxelles. Berlino fa sapere: siamo pronti all’embargo del petrolio russo, anche se sarà pesante da sopportare. Non cambia la posizione l’Ungheria sul fronte energetico, Budapest ha ribadito il suo no al blocco dell’import da Mosca. Sono oltre 5,5 milioni i cittadini che hanno lasciato l'Ucraina a causa della guerra lanciata lo scorso 24 febbraio dalla Russia. Il dato è stato diffuso oggi dall'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati. 


Kiev: Putin affama il mondo

Quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano sono state bloccate nei porti ucraini a causa dell'invasione russa, mentre un attacco missilistico ha colpito un deposito di grano nell'est dell'Ucraina. "La Russia vuole bloccare completamente l'economia del nostro Paese con il rischio che si inneschi una crisi alimentare globale. Perché, a causa del blocco dei porti del Mar Nero da parte della Russia, l'Ucraina potrebbe perdere decine di milioni di tonnellate di grano". Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel corso di una intervista. 


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