Ucraina, un anno dopo. Una guerra nel cuore dell'Europa

Ucraina, un anno dopo. Una guerra nel cuore dell'Europa

Ucraina, un anno dopo. Una guerra nel cuore dell'Europa   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


24 febbraio 2023, ore 16:00

Il 24 febbraio 2022 iniziava l'invasione russa. Anche i Presidenti Mattarella e Meloni ricordano il conflitto. Che sul fronte va avanti, finora si parla di centomila morti tra soldati russi e ucraini

Trecentosessantacinque giorni di macerie e distruzione, carri armati e missili, profughi e morti, torture e sanzioni, diplomazia e minacce. Immagini surreali che sono già vecchie, eppure ancora quotidianità. L'invasione iniziava il 24 febbraio del 2022. Un convoglio di mezzi russi marciava verso Kiev. In pochi minuti una pioggia di missili avvolgeva la capitale, poi Kharkiv, Odessa. Palazzi smembrati, la corsa agli aiuti. Solo tre giorni prima Vladimir Putin aveva pubblicamente riconosciuto l'indipendenza dall'Ucraina delle due regioni filorusse secessioniste del Donbass, Donetsk e Lugansk. Un'operazione militare speciale che nelle intenzioni del Cremlino avrebbe dovuto essere "lampo" e che invece si è trasformata in una guerra come non ci saremmo mai aspettati di tornare a vedere nel cuore dell'Europa. 

UNO SHOCK PER IL MONDO LIBERO

"Una guerra come non si vedeva dagli eventi drammatici della Seconda guerra Mondiale" ha detto poco fa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Di shock ha parlato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni "nessuno poteva immaginare un atto così grave". Una sensazione con cui è d'accordo anche l'ambasciatore d'Italia in Ucraina Pier Francesco Zazo: "Il 24 febbraio per gli italiani a Kiev fu uno shock" ha ricordato. Ma anche per tutti i cittadini di un mondo libero. 

ZELENSKY: L'UCRAINA HA ISPIRATO IL MONDO

Da Piazza Santa Sofia a Kiev, Volodymyr Zelensky ha voluto ricordare le vittime con un minuto di silenzio. Poi il ringraziamento ai soldati che ogni giorno combattono prima di assicurare che questo, il 2023, sarà l’anno della vittoria. "L'Ucraina ha ispirato e unito il mondo" ha detto. "Nel giorno più lungo della nostra vita milioni di ucraini hanno fatto una scelta: non bandiera bianca ma blu e gialla. Non fuggire, ma resistere e combattere" ha continuato il presidente ucraino. Kiev "non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia".

MEDVEDEV, VINCEREMO IN UCRAINA

Su Telegram invece l'ex presidente russo Dmitry Medvedev scrive che la vittoria in Ucraina sarà ottenuta e la Russia riprenderà "i propri territori". Mosca, aggiunge, "allontanerà le minacce al Paese il più possibile, anche se si tratta dei confini della Polonia". Poi dovranno esserci accordi con l'Occidente su "reali confini o un nuovo patto di Helsinki che garantisca la sicurezza in Europa". Da Vladimir Putin nessun commento, ma solo tre giorni fa, in un lungo discorso all'Assemblea Federale, il presidente russo aveva ribadito che la guerra andrà avanti, perchè è in gioco l'esistenza stessa della Russia. 

MORTI, FERITI E PROFUGHI

Intanto sul campo gli eserciti continuano a fronteggiarsi. Secondo i dati, aggiornati a gennaio, delle Nazioni Unite, finora sono stati settemila i civili uccisi e undicimila i feriti. Tra i militari il numero si fa ancora più incerto, si aggira sulle centomila vittime, sia tra i russi che tra gli ucraini. Otto milioni invece sono le persone che hanno dovuto abbandonare la loro casa in Ucraina per rifugiarsi all'estero. 


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