Vaccini, l'Unione Europea non rinnova il contratto con AstraZeneca, l'annuncio del commissario Breton

Vaccini, l'Unione Europea non rinnova il contratto con AstraZeneca, l'annuncio del commissario Breton

Vaccini, l'Unione Europea non rinnova il contratto con AstraZeneca, l'annuncio del commissario Breton


09 maggio 2021, ore 15:00 , agg. alle 11:39

Il commissario al Commercio interno europeo, nel corso di un’intervista, non ha espresso critiche nei confronti del siero anglo-svedese, che ha definito “un vaccino molto interessante e molto buono”, in particolare “per le condizioni logistiche e le temperature” di conservazione. Ma adesso, ha spiegato, “abbiamo iniziato con Pfizer a lavorare con la seconda fase e i vaccini di seconda generazione”

La Commissione Europea non ha rinnovato, oltre la sua scadenza prevista a fine giugno, il contratto per i vaccini anti Covid con AstraZeneca. Ad annunciarlo è stato, in mattinata, il commissario al Commercio interno europeo Thierry Breton su France Inter. "Non abbiamo rinnovato l'ordine dopo giugno - ha spiegato -. Vedremo cosa succederà".


Breton: “Abbiamo iniziato a lavorare con i vaccini di seconda generazione”

Breton, nel corso di un’intervista, non ha espresso critiche nei confronti del siero AstraZeneca, che ha definito “un vaccino molto interessante e molto buono”, in particolare “per le condizioni logistiche e le temperature” di conservazione. Adesso, ha poi spiegato Breton, “abbiamo iniziato con Pfizer a lavorare con la seconda fase e i vaccini di seconda generazione”.


Regione Lazio: esauriti gli slot disponibili per la prenotazione di Pfizer a maggio

La Regione Lazio ha fatto sapere di avere “esaurito gli slot disponibili per la prenotazione del vaccino Pfizer nel mese di maggio. Sono disponibili ancora per il mese di maggio 100 mila slot di prenotazione per il vaccino AstraZeneca e il monodose di Johnson e Johnson". A dirlo è stata l'Unità di Crisi Covid della Regione Lazio, che ha poi aggiunto: "Ricordiamo che tutti i vaccini sono sicuri ed efficaci".

Su AstraZeneca l’Italia è divisa in due: c’è chi pensa a degli “open day” per smaltire le dosi

Su AstraZeneca l’Italia è divisa in due. Le regioni del Sud puntano a organizzare degli “open day” per smaltire le scorte del siero anglo-svedese. Alcuni governatori del Nord, dal canto loro, premono per una distribuzione delle dosi in eccesso. In Piemonte, il presidente Alberto Cirio si è detto pronto ad accogliere le dosi di AstraZeneca nei magazzini delle regioni in cui i cittadini rifiutano di farselo iniettare. E c’è chi già pensa a una campagna pro-vax (in questo caso limitata a uno solo dei vaccini in commercio) con vip e testimonial.


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