Vaccini, ok al richiamo con Astrazeneca per le persone sotto i 60 anni che rifiutano il mix

Vaccini, ok al richiamo con Astrazeneca per le persone sotto i 60 anni che rifiutano il mix

Vaccini, ok al richiamo con Astrazeneca per le persone sotto i 60 anni che rifiutano il mix


19 giugno 2021, ore 16:18

Lo ha deciso il Ministero della Salute, ma servirà un consenso informato da parte del cittadino; la scelta prioritaria resta comunque la vaccinazione eterologa

Nuova circolare del Ministero della Salute sulla vaccinazione eterologa, in particolare per gli under 60 che hanno fatto la prima dose con Astrazeneca. Se rifiutano di fare la seconda dose con un vaccino a mRna, dunque Pfizer o Moderna, possono avere una seconda dose di vaccino Astrazeneca, firmando però un consenso informato. Rispetto ad una settimana fa, quando l'indicazione era di fare la vaccinazione eterologa, la linea è in parte cambiata. Il via libera a concludere il ciclo con Astrazeneca è arrivato poiché dopo la seconda dose non sono stati riscontrati fenomeni di trombosi e una sola dose di vaccino non fornisce una protezione adeguata soprattutto rispetto alla variante Delta. Il Dicastero della Salute, tuttavia, sottolinea che, secondo il Comitato Tecnico Scientifico, l'indicazione prioritaria resta di sottoporsi alla seconda dose con un vaccino a mRna, come stabilito nei giorni scorsi.


La circolare del Ministero della Salute

Questa nuova circolare interessa, in particolare, le persone sotto i 60 anni che hanno iniziato il ciclo vaccinale con Astrazeneca e vorrebbero completarlo con lo stesso siero, piuttosto che assumere Pfizer o Moderna come seconda dose. Nella circolare si legge che "secondo quanto evidenziato dal CTS, ferma restando la indicazione prioritaria di seconda dose con vaccino a mRNA, ispirata ad un principio di massima cautela, qualora un soggetto di età inferiore ai 60 anni, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Vaxzevria, pur a fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore o dagli operatori del centro vaccinale sui rischi di VITT, rifiuti senza possibilità di convincimento, il crossing a vaccino a mRNA, allo stesso, dopo acquisizione di adeguato consenso informato, può essere somministrata la seconda dose di Vaxzevria". Secondo il ministero della Salute "tale opzione risulta coerente e bilanciata dal beneficio derivante dall'annullamento del rischio connesso alla parziale protezione conferita dalla somministrazione di una singola dose di Vaxzevria".


Il commento di Roberto Burioni

Rispetto alla nuova circolare del Ministero della Salute sul mix di vaccini, è arrivato il parere del virologo Roberto Burioni su twitter. "Non ho commentato questa disastrosa vicenda del 'mix vaccini' perché ritengo sia stata gestita in maniera catastrofica dal punto di vista della comunicazione, causando un drammatico calo di fiducia". Lo scienziato, tuttavia, lancia un nuovo appello: "Una sola cosa devo dirvela per senso del dovere: fatevi la seconda dose."




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