Vaticano: "L'eutanasia è un crimine contro la vita umana, chi legifera su suicidio assistito è complice"

Vaticano: "L'eutanasia è un crimine contro la vita umana, chi legifera su suicidio assistito è complice"

Vaticano: "L'eutanasia è un crimine contro la vita umana, chi legifera su suicidio assistito è complice"


22 settembre 2020, ore 11:52

Lo afferma la Congregazione vaticana per la Dottrina della fede nella Lettera 'Samaritanus bonus'

"La Chiesa ritiene di dover ribadire come insegnamento definitivo che l'eutanasia e' un crimine contro la vita umana perche', con tale atto, l'uomo sceglie di causare direttamente la morte di un altro essere umano innocente". Lo afferma la Congregazione vaticana per la Dottrina della fede nella Lettera 'Samaritanus bonus'. "Coloro che approvano leggi sull'eutanasia e il suicidio assistito - aggiunge - si rendono, pertanto, complici del grave peccato che altri eseguiranno. Costoro sono altresi' colpevoli di scandalo perche' tali leggi contribuiscono a deformare la coscienza, anche dei fedeli". L'eutanasia, spiega l'ex Sant'Uffizio, "e' un atto intrinsecamente malvagio, in qualsiasi occasione o circostanza". "Tale dottrina e' fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, e' trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale", ribadisce, e "qualsiasi cooperazione formale o materiale immediata ad un tale atto e' un peccato grave contro la vita umana". "Dunque, l'eutanasia e' un atto omicida che nessun fine può legittimare e che non tollera alcuna forma di complicita' o collaborazione, attiva o passiva", aggiunge.
Ed ancora: "Una persona che sceglie con piena liberta' di togliersi la vita rompe la sua relazione con Dio e con gli altri e nega se stessa come soggetto morale. Il suicidio assistito ne aumenta la gravita', in quanto rende partecipe un altro della propria disperazione, inducendolo a non indirizzare la volonta' verso il mistero di Dio", e "di conseguenza a non riconoscere il vero valore della vita e a rompere l'alleanza che costituisce la famiglia umana". Secondo la Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede, "aiutare il suicida è un'indebita collaborazione a un atto illecito". "Tali pratiche non sono mai un autentico aiuto al malato, ma un aiuto a morire", sottolinea l'ex Sant'Uffizio, e "si tratta, dunque, di una scelta sempre sbagliata". "E' per questo che l'eutanasia e il suicidio assistito sono una sconfitta di chi li teorizza, di chi li decide e di chi li pratica", aggiunge.

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