Venezia, Brugnaro a RTL 102.5, siamo tutti corresponsabili, ma non è il momento della polemica

Venezia, Brugnaro a RTL 102.5, siamo tutti corresponsabili, ma non è il momento della polemica

Venezia, Brugnaro a RTL 102.5, siamo tutti corresponsabili, ma non è il momento della polemica


14 novembre 2019, ore 11:00

Maltempo e Mose, il sindaco di Venezia ai microfoni di Non Stop News

"Tutti siamo corresponsabili, il primo cittadino deve essere il primo. dopodiché io ero piccolo quando hanno fatto un sacco di nefandezze e questa roba è stata gestita da tutti i governi passati. Purtroppo la gestione romana, burocratica, in qualche caso è stata delinquenziale però certamente c’è una grande opera di ingegneria, hanno lavorato molti lavoratori. Dicono che sia finita al 95%, noi chiediamo di vedere i progetti, di partecipare, per capire effettivamente come dovrà essere l’ organizzazione di quest’opera. Io fino ad adesso sono stato totalmente escluso e non ho intenzione come altri discaricare le colpe sul passato, sanno i giudici e la storia a giudicare, per quanto mi riguarda voglio lavorare perché l’opera debba essere finita e sia utile a difendere le acque eccezionale che a Venezia ci stanno facendo tribolare". Lo ha detto Luigi Brugnaro a Non Stop News stamattina. Il sindaco di Venezia ha aggiunto: "Voglio ringraziare il Governo – io sono un sindaco civico con alleanze di centrodestra per cui non voto questo governo – ma voglio ringraziare il Presidente del Consiglio e il Ministro delle infrastrutture per l’attenzione che stanno dimostrando stando qua. Adesso vogliamo partecipare, vogliamo vedere le carte, vedere i cantieri e sapere cosa sta succedendo, ci siamo rotti le scatole e penso che, assieme a noi, troviamo tutti gli italiani. Bene queste dichiarazioni, io voglio andare a vedere fino in fondo le carte, voglio dare fiducia a questo Governo. Io sono sempre stato filogovernativo perché a protestare si fa presto, a fare le cose ci si mette molto di più, per cui bisogna credere nelle persone e nelle cose. Questa volta a controllare, però, non sarà un politico ma un imprenditore, qualcuno che viene dal mondo del lavoro. Venezia non è solo dei veneziani ma un rilancio per tutta l’Italia, ce la dobbiamo fare perché il mondo ci guarda, dobbiamo essere degni della nostra civiltà. Il 2021 è in là se uno va a vedere tutta la macchina ma se, finalmente, mettesse le mani qualcuno che sa come fare le cose è probabile che certe consegne si potrebbero anticipare. Le bocche di porto sono tre, si potrebbe cominciare una alla volta e poi si fanno le altre ,a me oggi non interessa polemizzare. Sul passato sarà la storia a dare i giudizi, noi oggi abbiamo il dovere di fare le cose, c’è un’altra Italia che lavora con fatica ed è stanca di essere offesa. Dobbiamo unirci, non fare speculazioni politiche ogni volta, a prescindere che in questo caso potrei tranquillamente farle io, non voglio, gli italiani sanno benissimo cosa andare a votare quando sarà il momento. Quando ci sono le tragedie ci si unisce e si lavora tutti insieme, grazie a tutti gli italiani che vorranno aiutare Venezia e l’Italia non con chiacchiere ma con fatti concreti". Di seguito il video integrale dell'intervista.

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