Via libera del Senato alla legge delega sull'assegno universale per i figli, arriverà dal primo di luglio

Via libera del Senato alla legge delega sull'assegno universale per i figli, arriverà dal primo di luglio

Via libera del Senato alla legge delega sull'assegno universale per i figli, arriverà dal primo di luglio


31 marzo 2021, ore 08:52 , agg. alle 09:23

L'assegno sarà corrisposto dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni del figlio. Sarà in media di 250 euro mensili, ma gli importi esatti saranno definiti nei decreti attuativi che saranno varati a breve

Le nuove misure a sostegno delle famiglie hanno il sapore della rivoluzione e arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione degli ultimi dati Istat sul calo delle nascite in Italia. Con 227 voti a favore, nessun no e 4 astenuti, praticamente all’unanimità, il Senato ha dato ieri il via libera definitivo alla Legge delega sull’assegno universale per i figli, a circa un anno dall’approvazione della Camera. L’assegno scatterà dal primo luglio, dopo che saranno emanati i decreti attuativi . Per il ministro della famiglia, Elena Bonetti, si tratta di una “passo storico” e per questo ha ringraziato “ la tenacia, la convergenza e l’unità del Parlamento”. Il provvedimento, ha aggiunto Bonetti in aula a Palazzo Madama, si completerà con il family act e servirà, non solo per combattere il calo demografico, ma anche per “rilanciare la dignità del lavoro delle donne”.

A chi spetta

Secondo le disposizioni della Legge delega, il contributo scatterà al settimo mese di gravidanza e sarà corrisposto fino ai 21 anni del figlio sotto forma di assegno o di credito di imposta da utilizzare nella dichiarazione dei redditi. Il governo stima che l’importo sarà in media di 250 euro mensili, dipenderà dai fondi disponibili e ulteriori dettagli saranno inseriti nei decreti attuativi che il ministro della Famiglia Bonetti si è impegnata a varare in tempi strettissimi. Di certo i soldi saranno corrisposti in base all’Isee della famiglia e saranno divisi in parti uguali tra i genitori. A partire dal secondo figlio sarà corrisposta una maggiorazione e l’aumento sarà tra il 30 e il 50% in caso di figli disabili.

Contributo fino ai 21 anni

Dopo i 18 anni e fino ai 21 anni i contributi potranno essere corrisposti direttamente ai ragazzi per “favorirne l’autonomia”. L’importo in questo caso sarà inferiore rispetto a quello garantito ai minorenni e sarà concesso solo nel caso in cui il ragazzo frequenti un percorso di formazione scolastica, un corso di laurea, svolga un tirocinio o abbia un lavoro che gli garantisca un reddito inferiore a una certa soglia. L’introduzione dell’assegno unico si accompagnerà al superamento delle altre misure a sostegno delle famiglie, come il bonus bebè, il premio alla nascita, il fondo di sostegno alla natalità, le detrazioni per i figli a carico e gli assegni familiari.


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