Australiana, la nuova influenza stagionale da record. Rezza: alta intensità e picco in anticipo
04 dicembre 2022, ore 12:23 , agg. alle 12:18
Secondo Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute, quest’anno il picco dell’influenza potrebbe arrivare in anticipo e con sintomi più intensi.
Australiana, la nuova influenza stagionale
Australiana, è questo il nome dell’attuale influenza stagionale che ha già costretto a letto oltre 2,5 milioni di italiani. A dimostrazione che quella in arrivo a cavallo tra il 2022 e il 2023 sarà una stagione influenzale aggressiva, con intensità molto alta e un picco che, rispetto agli anni passati, potrebbe arrivare in anticipo.Sembrava essere caduta nel dimenticatoio da due anni a questa parte ma in realtà era solo passata in sordina rispetto alla pandemia da Covid-19.
Influenza: Rezza, picco potrebbe arrivare in anticipo
A sottolinearlo è stato Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute, che ha parlato di un insieme di sintomi che durano circa cinque giorni con febbre, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore e inappetenza. Per i rimedi si consigliano i classici antipiretici per abbassare la temperatura, poi bere molto e restare a riposo. In più Rezza ha sconsigliato l’uso di antibiotici a meno che non siano indicati dal medico di fronte al sospetto di una complicazione batterica: “Ricordiamo ancora che gli antibiotici non funzionano contro i virus. Sarà una stagione a intensità molto alta, con un picco che potrebbe arrivare in anticipo. Anziché a gennaio-febbraio, nelle settimane di inizio anno”.
Il vaccino per i soggetti fragili
Il prof. Giovanni Rezza ha poi continuato consigliando fortemente la vaccinazione: è "molto utile" e "va raccomandata ad anziani, per i quali è preferibile la formulazione adiuvata, e fragili. Si può fare tranquillamente assieme alla quarta dose anti Sars-CoV-2, è consigliata alle donne in gravidanza. Per questi gruppi di popolazione è gratuita". Per quanto riguarda il Covid "i casi si sono stabilizzati rispetto alla scorsa settimana, non si è registrato un aumento. Ma resta l'importanza di vaccinarsi". Rispetto all'annuncio del ministro della Sanità sul fatto che gli asintomatici dopo 5 giorni possano uscire dall'isolamento domiciliare senza tampone, Rezza suggerirebbe "che una volta finito l'isolamento gli asintomatici indossino le mascherine. Certo che per incontrare persone fragili il test lo farei comunque".