Nuova stretta sul fumo, i nuovi provvedimenti riguardano anche sigarette elettroniche e prodotti simili
05 marzo 2023, ore 13:48 , agg. alle 14:06
Sarebbe pronta la bozza del Ministero della Salute per limitare ulteriormente l'utilizzo pubblico di tabacco, sigarette elettroniche e prodotti simili. Addio al fumo anche nei dehors di bar e ristoranti.
VENT’ANNI DOPO LA LEGGE SIRCHIA, PREVISTE NUOVE LIMITAZIONI
Per tanti fumatori, le zone all'aperto rappresentano uno spazio utile per consumare sigarette senza limitazioni. Prossimamente questa azione potrebbe diventare una malsana abitudine da bandire. Già mesi fa, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva espresso la volontà di vincolare ulteriormente i fumatore estendendo i divieti di fumo in molti luoghi. L'obiettivo è quello di raggiungere i traguardi previsti dal Piano Europeo contro il cancro 2021, per "creare una generazione libera dal tabacco, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040", ha detto Schillaci.
Così, vent’anni dopo la legge Sirchia che sancì le prime limitazioni al consumo di tabacco in pubblico, è in arrivo una nuova stretta sul consumo di sigarette: il testo del provvedimento sarebbe già stato scritto dai tecnici del Ministero della Salute. Nella versione che sta circolando tra gli addetti ai lavori, non si potrà più ad esempio fumare nei parchi. Nei locali al chiuso verrebbe invece eliminata la possibilità di destinare una sala ai fumatori. Sigarette al bando anche tra i tavoli all’aperto di ristoranti e bar e alle fermate dei mezzi pubblici. Le nuove norme dovrebbero applicarsi anche alle sigarette elettroniche e prodotti simili.
IL MINISTRO SALVINI: "ESAGERATO"
Proprio sull’ultimo punto è intervenuto tramite twitter il ministro Salvini che ha sottolineato quanto le sigarette elettroniche stiano aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali. Poi ha aggiunto: "il divieto di fumarle all'aperto appare esagerato". Dati Istat alla mano, i fumatori di sigarette elettroniche sono passati dagli 800mila del 2014 al milione e mezzo del 2021, composto soprattutto da giovani e giovanissimi.
I DATI SUI DANNI DEL FUMO IN ITALIA
Ogni anno i morti per il tabacco in Italia sono 93mila. Si tratta del 20,6% di tutti i decessi, denuncia la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in tutto il mondo, entro il 2030 il fumo arriverà a provocare otto milioni di morti all’anno. Nel 2022, secondo i dati dell'Iss, quasi un italiano su quattro (il 24% della popolazione) era un fumatore: il trend è in ripresa dopo anni di calo. Quando entrò in vigore, la legge Sirchia fu accolta da forti polemiche. Tuttavia, negli anni successivi, come certifica l'Istat, portò alla riduzione dei ricoveri per infarto del 5% ogni anno e alla diminuzione del 25% delle vendite dei prodotti del tabacco.