A Firenze gira voce, il capoluogo toscano tra indagini e intrighi economico finanziari: Christine Von Borries ci porta a scoprire il suo nuovo romanzo
A Firenze gira voce, il capoluogo toscano tra indagini e intrighi economico finanziari: Christine Von Borries ci porta a scoprire il suo nuovo romanzo Photo Credit: "A Firenze gira voce" di Christine Von Borries, Piemme
27 dicembre 2025, ore 09:00
Una storia tutta al femminile come le protagoniste del racconto, che tra le immancabili turbolenze della vita quotidiana hanno un mistero da risolvere, ognuna attraverso la sua professione
Il 2025 sta per volgere al termine, ed è stato sicuramente un anno che non ha deluso le aspettative sul fronte dei libri da leggere. Basti andare a ritroso, settimana dopo settimana, a rivedere quanto è passato all’interno della rubrica domenicale. Uno spazio che, un quartetto alla volta, ha messo in evidenza quantità e qualità per tutti i gusti. Come nel caso di “Quattro verità sepolte”, “Le chiavi del cosmo”, “Trilogia cosmica” e “Twist” della scorsa settimana, oppure de “L’isola del giorno prima”, “Quegli oscuri presagi”, “The Waterfall” e “Prigionieri” di due settimane fa.
Grandi produzioni internazionali, che arrivano in Italia grazie alle case editrici del nostro paese, ma anche grandi storie che nascono in Italia e ne esaltano tutte le sfumature. Con talvolta città “insospettabili” che diventano il set perfetto per racconti dalle “tinte gialle”. Come nel caso di “A Firenze gira voce”, il romanzo di Christine Von Borries, pubblicato da Piemme, e che la stessa autrice è passata a raccontarci.
A FIRENZE GIRA VOCE, QUATTRO AMICHE E UN MISTERO
Ciao Christine, cedo a te la parola: cosa troviamo nel tuo libro "A Firenze gira voce"?
"È una storia con una trama che si sviluppa nel mondo dell’alta finanza. L’amministratore delegato di una multinazionale viene condannato per bancarotta dal tribunale e decide di vendicarsi sul giudice che lo ha fatto fallire. Dopo una sparatoria dove rimangono ferite varie persone, avviene lo strano suicidio del commercialista che seguiva - per conto del magistrato - le vicende proprio di quella società. Quattro amiche seguono - ciascuna nel proprio ambito - le indagini: Valeria Parri, PM molto determinata e madre di tre figli piccoli; Erica Martina, poliziotta della Squadra Mobile che agisce sempre seguendo il proprio istinto; Giulia Gori, giornalista d’inchiesta; e infine Monica Giusti, commercialista che riceve degli incarichi dal tribunale e inizia una relazione appassionata con un collega."
Si dice che nei personaggi si ritrovi un po’ dei loro autori e autrici. È così anche per le tue ragazze?
"Nessuna delle quattro protagoniste sono io, ma certamente mi ritrovo in alcune caratteristiche di tutte loro. Inevitabilmente, se si vogliono descrivere dei personaggi realistici, si deve prendere spunto dalla realtà e immaginarle a tutto tondo, non solo per come sono sul lavoro, impegnate a svelare gli autori di gravi reati economici, come in questo caso, o addirittura di omicidi, ma anche nella loro vita quotidiana, alle prese con i conti da far quadrare, i figli da accudire (a volte anche senza un compagno) e, perché no, animate dalla ricerca della felicità e di una persona di cui innamorarsi."
UNA FIRENZE CHE NON TI ASPETTI
Il tuo è un romanzo giallo molto specifico per quanto concerne l’ambito in cui si muove, quello giuridico finanziario. Tu sei del settore è stato facile o difficile fare combaciare tutti i pezzi del puzzle?
"Per me che faccio il pubblico ministero, e che per anni mi sono occupata dei reati economici, è stato facile descrivere un’indagine in modo realistico, anche senza entrare in dettagli tecnici inutilmente pesanti per il lettore. Per il resto mi affido sempre alla fantasia, così come ho fatto in questo caso. Non descrivo mai casi che ho seguito, perché altrimenti si tratterebbe più di cronaca che di letteratura. In questa trama ho intrecciato indagini condotte dalle quattro protagoniste, ciascuna con un mestiere e un ruolo diverso, che riguardano i fallimenti e il mondo dei professionisti nominati dal tribunale, e il rapporto di amicizia che le aiuta a svelare oscuri segreti anche a costo di mettere a rischio la loro vita. Credo che oggi ognuno di noi abbia talmente tanto da fare che quando prende in mano un libro deve essere immediatamente travolto dalla storia, nel senso della curiosità e dell’avere voglia di vedere come va a finire. E spero di esserci riuscita, con una serie di colpi di scena che si susseguono fino alle ultime pagine."
Anche il set scelto non è usuale, vale a dire Firenze. Come mai la decisione di ambientare la storia proprio nel capoluogo toscano?
"Da un lato proprio per quello che tu dici, e cioè che ci sono pochi romanzi ambientati a Firenze, anche se vari scrittori di qualità lo fanno - come Marco Vichi, Leonardo Gori e Gigi Paoli. Dall’altro mi piace scegliere come luoghi dove si svolgono azioni drammatiche e anche complotti tra potenti una città o anche la campagna intorno che conosco bene. È vero che si possono descrivere i luoghi che non si sono mai visti, ma è altrettanto vero che ci si muove con scioltezza maggiore, anche nella scrittura, se si hanno davanti agli occhi paesaggi, strade, palazzi che si conoscono bene. È anche divertente descrivere una Firenze non solo come città d’arte amata dai turisti, ma anche come luogo che ha mille segreti da nascondere."
Se il tuo libro fosse una canzone, quale sarebbe?
"Ti direi "Standing outside the fire" di Dylan Miller, che trasmette energia, forza e speranza a chi decide di lottare nonostante le avversità."
Hai già nuovi progetti per il futuro?
"Ho appena finito di scrivere un romanzo che avevo in mente da tanto tempo. Non è un giallo, ma è comunque un romanzo di indagine. Parla di un uomo o una donna immersi in una complicata vicenda che riguarda un appalto pubblico per la costruzione di un parcheggio, e in ogni capitolo si sfiorano e rischiano di incontrarsi. Si chiama "Coincidenze". Finito quello mi sono messa a scrivere il quarto romanzo della serie delle quattro amiche."
