Alessandro Benetton a RTL 102.5: “Non crediamo abbastanza nei giovani, in Italia luoghi comuni”

Alessandro Benetton a RTL 102.5: “Non crediamo abbastanza nei giovani, in Italia luoghi comuni”

Alessandro Benetton a RTL 102.5: “Non crediamo abbastanza nei giovani, in Italia luoghi comuni”


11 ottobre 2023, ore 11:00

Alessandro Benetton è stato ospite di Non Stop News su RTL 102.5 in compagnia di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro per discutere di giovani, futuro e innovazione. Durante l’intervista, l’imprenditore ha anche presentato il nuovo progetto "21 House of Stories", l'albergo a quattro stelle con spazi di co-working e terrazza con piscina ideato insieme al fratello Mauro Benetton

È nato a Milano, in zona Navigli, “21 House of Stories”, un albergo frutto di un progetto di "ospitalità ibrida" con 104 camere e terrazza con piscina, un posto in cui incontrarsi e molto altro. «Questo progetto nasce da una semplice osservazione. Ho frequentato i college americani e ho avuto un po’ di disappunto nel vedere che il nostro sistema faticava a comprendere quanto queste esperienze siano importanti dal punto di vista personale, in termini di rapporti umani ed emozioni che vanno oltre l'aspetto accademico. Mi piace l'idea di creare un hotel che unisca ospitalità all'innovazione e alla creatività. Quest'idea è nata quasi per gioco, un luogo dove le persone possono incontrarsi e scambiare idee. Saranno organizzati 40 incontri al mese accessibili a tutti, in cui si parlerà di tecnologia, musica e arte», racconta Alessandro Benetton. «Questo progetto è partito prima della pandemia ed è stato un atto di coraggio immaginarselo durante questo periodo. La pandemia ci ha fatto riflettere sulle nostre relazioni con gli altri. Ho pensato che potevamo guardare al lato positivo, scoprire ciò che ci mancava, un luogo in cui le persone si incontrano e scambiano idee», continua l’imprenditore.

Nel corso dell’intervista a Non Stop News, Alessandro Benetton ha parlato anche di giovani e futuro. «È un momento in cui l'ordinario sta diventando parte straordinaria della nostra vita. Continuano ad accadere eventi ai quali dobbiamo adattarci, il tutto influenzato da aspetti geopolitici. Molte vecchie ricette non funzionano più, quindi abbiamo bisogno di maggiore flessibilità. Sono fiducioso nelle nuove generazioni, che attraverso nuovi strumenti e una cultura più orizzontale possono aiutarci a trovare risposte a domande alle quali non abbiamo mai dovuto rispondere prima. I giovani sono una risorsa, non dobbiamo dimenticare che quando trovi le risposte, qualcuno ti cambia le domande, servono quindi nuovi interpreti», spiega. «È nostro dovere credere nei giovani, forse non lo abbiamo fatto abbastanza finora. Tante volte ci rifugiamo in luoghi comuni, affermando che i giovani non hanno voglia o non siano disposti. Come in ogni generazione ci sarà anche in questa chi non ha voglia, ma credo che i giovani abbiano l'energia e la visione laterale necessarie, che rappresentano una ricchezza da non disperdere. Oggi, c'è una maggiore consapevolezza accompagnata da nuove capacità che i giovani possiedono. Ai miei tempi, la formazione aveva un percorso diverso, mentre oggi i giovani sono aperti al cambiamento, un aspetto che non avevamo visto in precedenza. Non dobbiamo dimenticare che viviamo di energie ed emozioni, e se vuoi avere successo, devi fare qualcosa che ti dia soddisfazione, parallelo alla ricerca di una carriera di successo. Penso che sia molto interessante considerare l'intelligenza artificiale. Dobbiamo imparare a gestirla e conoscerla, non vederla come un nemico, ma come un alleato. I giovani possono offrire le chiavi per guardare al futuro senza paura. Una buona idea può essere un catalizzatore essenziale per cercare il nostro futuro. Poi ci sono altre componenti necessarie per creare opportunità, ma la caratteristica principale per avere successo è la determinazione e la perseveranza. Un fallimento è solo una tappa verso il successo».

Di futuro e innovazione Alessandro Benetton parla anche nel sul libro “La traiettoria”. «La traiettoria è importante, è necessario avere un sistema valoriale, un punto di riferimento che ci permetta di osservare un mondo in evoluzione. Allo stesso tempo, dobbiamo essere pronti a comprendere che la traiettoria si autodefinisce man mano che andiamo avanti, e dobbiamo riconoscere che si sviluppa attraverso il fare. Ci sono stati momenti che sono stati punti di svolta, da cui sono nate cose inaspettate. L'imprevisto offre l'opportunità di scoprire chi siamo veramente. È un atto di umiltà che ci consente di rafforzare il nostro sistema di difesa e ripristinare la nostra autostima» conclude.


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