Antonello Giannelli in diretta su RTL 102.5: “Bisogna arrivare a scuola il più possibile immunizzati, ma non è un obbligo”

Antonello Giannelli in diretta su RTL 102.5: “Bisogna arrivare a scuola il più possibile immunizzati, ma non è un obbligo”

Antonello Giannelli in diretta su RTL 102.5: “Bisogna arrivare a scuola il più possibile immunizzati, ma non è un obbligo”


29 luglio 2021, ore 14:00

Il Presidente dell’associazione Nazionale Presidi è stato intervistato questa mattina in diretta su RTL 102.5 in Non Stop News condotto da Barbara Sala ed Enrico Galletti


“È necessario arrivare il più possibile immunizzati, che non è un obbligo in senso stretto, noi aderiamo alle richieste del CTS, che si è già espresso nel senso di dover conseguire il 60%, oltre i 12 anni, di vaccinati che contribuirebbe a mantenere una situazione di grande sicurezza nelle scuole, pur in assenza del distanziamento di un metro che è la questione fondamentale, perché se noi fossimo obbligati a mantenerlo, non sarà possibile tenere la didattica in presenza per tutti, a causa della carenza di spazi che tutti conosciamo”. Queste le parole di Antonello Giannelli sull'obbligo dei vaccini a scuola.

La questione dei trasporti

Fondamentale la questione dei trasporti con la ripresa della didattica in presenza: “Non abbiamo mai lasciato in secondo piano la questione trasporti, ma sembra esserci un’incapacità del nostro sistema sociale di cambiarli e di riuscire a trasportare tutti gli studenti nel tempo dovuto. Tempo fa ci avevano detto che non c’era stato il tempo a disposizione per potenziarli, ma poi non è accaduto comunque. Il sistema dei trasporti continua ad essere carente, adesso sentiamo parlare di un 80% di capacità di trasporto che è meglio del 50%, ma penso che ci possa essere qualche limitazione anche sul quel fronte e la questione riguarda soltanto gli studenti delle superiori”.

Il sistema della DAD

“Tutti auspichiamo un ritorno in presenza il prima possibile, i risultati dei test degli Invalsi ci dicono che la DAD ha peggiorato la situazione, però i risultati negativi non sono dovuti integralmente alla DAD, la situazione non era soddisfacente anche già da prima, andava migliorata. Ci sono divari di apprendimento tra le diverse aree geografiche del nostro paese e tra i vari ceti sociali e purtroppo c’è poco dibattito su questo, e ci si concentra soprattutto sulle polemiche sui test, perché c’è chi preferirebbe non farli, per non sapere come stanno le cose”.


Argomenti

  • antonello giannelli
  • presidi
  • rtl 102.5
  • scuola