Astrofisici in ascolto della sinfonia dei buchi neri

Astrofisici in ascolto della sinfonia dei buchi neri

Astrofisici in ascolto della sinfonia dei buchi neri


19 novembre 2019, ore 08:00

Studio, possibile grazie all'astronomia "multimessaggera"

Ascoltare la sinfonia dei buchi neri è il prossimo obiettivo dell'astronomia multimessaggera, che punta a scovare tra le onde gravitazionali i segnali con le frequenze tipiche di questi misteriosi 'cannibali cosmici', che ingoiano ogni cosa capiti a tiro, luce compresa. E' quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy dal gruppo dell'Università americana Vanderbilt, coordinato da Karan Jani che si autodefinisce cacciatore di buchi neri, insieme a Caltech, Jet Propulsion Laboratory Nasa e Istituto di Tecnologia della Georgia. Gli astrofisici si metteranno in ascolto, in particolare, dei buchi neri di massa intermedia tra quelli di dimensioni solari - due di questi fondendosi hanno permesso di catturare a settembre 2015 la prima onda gravitazionale - e quelli con massa milioni di volte il Sole, come il buco nero al centro della Via Lattea. Secondo gli autori dello studio, grazie ai cacciatori di onde gravitazionali Virgo e Ligo, che da aprile 2019 scrutano il cielo a maggiore risoluzione, e al loro successore Lisa, che lavorerà dallo spazio dal 2034, sarà possibile catturare ogni anno da 4 a 10 buchi neri di massa intermedia. "Come un'orchestra che emette suoni distinti, allo stesso modo ci aspettiamo di catturare dalle collisioni tra buchi neri onde gravitazionali a diverse frequenze, per poter ricostruire la musica dei buchi neri", ha spiegato Jani. Merito dell'astronomia multimessaggera, un nuovo modo di osservare e ascoltare il cosmo studiando simultaneamente segnali di tipo diverso. Come avvenuto per la prima volta ad agosto 2017 con l'osservazione delle prime onde gravitazionali provenienti dalla fusione di due stelle di neutroni, che segna il battesimo di questa nuova disciplina.