Brunello Cucinelli in diretta a Giletti 102.5: "Sentiamo la necessità di tornare fisicamente al lavoro"

Brunello Cucinelli in diretta a Giletti 102.5: "Sentiamo la necessità di tornare fisicamente al lavoro"

Brunello Cucinelli in diretta a Giletti 102.5: "Sentiamo la necessità di tornare fisicamente al lavoro"


07 maggio 2021, ore 10:30

Il venerdì mattina dalle 8.00 alle 9.00 in diretta su RTL 102.5, il consueto appuntamento con Giletti 102.5 condotto da Massimo Giletti e Luigi Santarelli


Al centro del programma Giletti 102.5 in diretta su RTL 102.5, sempre la stretta attualità e come sempre, microfoni aperti per tutti gli ascoltatori che vogliono dire la loro su tutti i fatti più importanti della settimana, e anche grandi ospiti. Nella puntata di oggi la voce dell’imprenditore Brunello Cucinelli.

“Questo anno è stato intenso e doloroso per il corpo e per l’anima e credo che siamo alla fine di questo grande tema e una volta vaccinati saremo più sereni e affronteremo i problemi economici in modo diverso. Mio padre mi ha sempre detto, ‘datti pace che passerà’. Noi italiani stiamo affrontando un bel momento per i prossimi decenni, saremo uomini di grande qualità, come lo stiamo stati dal 1200 al 1500”. Queste le parole dello stilista ed imprenditore del cashmere Brunello Cucinelli.

“Questa pandemia credo ci abbia lasciato questa bella idea di non volgere le spalle alla povertà, di produrre e vivere in armonia con il creato, è sempre stata la nostra cultura, quella della bellezza”.

“In Italia, che è un paese molto speciale, sosteniamo l’educazione invece dell’istruzione, un essere umano educato è un uomo aperto al mondo, un uomo istruito è un solo conoscitore di qualcosa, io credo che noi abbiamo grandi possibilità. L’Italia è il più grande manifatturiero al mondo sulla qualità, il secondo in generale dopo la Germania, ma poi internet ha cambiato l’umanità. Il mondo intero vuole da noi prodotti esclusivi, amabili, e come mi ha detto Jeff Bezos quando è venuto a trovarmi, ‘i giovani italiani sono i migliori al mondo ad intercettare la non linearità delle cose”.

“Noi purtroppo abbiamo trasmesso ai nostri giovani l’obbligo di aver paura e io dico sempre di sostituire la paura con la speranza, abbiamo trasmesso ai giovani ‘se non studi andrai a lavorare’, e adesso viene fuori che il 60% delle persone che hanno avuto successo nel mondo, non hanno studiato niente”.

“Mi sembra però che stiamo affrontando con umiltà, coraggio, creatività questi momenti leggermente più difficili, sentiamo la necessità di tornare fisicamente al lavoro, abbiamo capito anche il valore della non troppa connessione quotidiana che ci ha sopraffatto l’anima”.

“A volte le morti sul lavoro sono una fatalità, anche la macchina non può essere perfetta, credo che stiamo andando verso un mondo nettamente migliore, noi italiani siamo grandi manifatturieri, vendiamo dalla cultura e dalla bellezza, abbiamo grande fascino e grande qualità”. Così conclude il suo intervento l'imprenditore Cucinelli, a proposito della morte della giovane Luana in fabbrica, avveuta qualche giorni fa.



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