Con il turismo 250mila nuovi posti di lavoro entro il 2023

Con il turismo 250mila nuovi posti di lavoro entro il 2023

Con il turismo 250mila nuovi posti di lavoro entro il 2023


11 marzo 2019, ore 09:00

A fare i conti sul settore è un'indagine condotta dal Centro Studi Turistici per l'Ente bilaterale del turismo

Più del 10% del Pil, una spinta per i consumi, un fattore di integrazione enorme ma soprattutto una possibilità imperdibile per l'occupazione: è il turismo italiano che entro il 2023 avrà bisogno di assumere 250 mila nuovi addetti. E non solo camerieri, addetti alle pulizie e cuochi: tra le figure professionali più ricercate dalle imprese spuntano esperti di marketing, specializzati in ITC e social media manager. Anche se, è la denuncia di Confesercenti, rimane il nodo della formazione. A fare i conti sul settore è un'indagine condotta dal Centro Studi Turistici per l'Ente bilaterale del turismo (Ebntur). Attualmente il turismo dà lavoro, direttamente e indirettamente, al 14,7% della forza lavoro italiano, ma l'incidenza salirà al 16,5% già nel 2028: un dato superiore a quello di Slovenia, Francia e Spagna, ma inferiore all'apporto occupazionale fornito dal turismo in Grecia - dove vale il 24,8% dell'occupazione - in Croazia (23,5%) e in Portogallo (20,4%). A prevedere di assumere sono soprattutto gli stabilimenti balneari, tra cui il 38,9% segnala la volontà di prendere uno o più nuovi dipendenti. Un dato su cui influisce la normalizzazione del settore in seguito all'intervento sulla Bolkestein. Al secondo posto gli alberghi (30,3%), seguiti dalle altre strutture ricettive (28,6%) e dalla ristorazione (28,4%).