Coronavirus, i consigli del dottor Raffaele Morelli: "Bisogna distrarsi, usiamo l'immaginazione"​

Coronavirus, i consigli del dottor Raffaele Morelli: "Bisogna distrarsi, usiamo l'immaginazione"?

Coronavirus, i consigli del dottor Raffaele Morelli: "Bisogna distrarsi, usiamo l'immaginazione"?


20 marzo 2020, ore 12:46 , agg. alle 13:24

Lo psicoterapeuta suggerisce di non soffermarsi continuamente sulla paura del contagio. E alle coppie dice: “Il litigio non fa male, ma niente rancore o muso”

Sono in molti a chiedersi come affrontare anche dal punto di vista psicologico queste giornate così complicate per l'emergenza coronavirus che sta costringendo milioni di italiani a rimanere in casa 24 ore su 24, talvolta anche in situazioni dal punto di vista economico o della convivenza non facili. Lo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli ha ricordato che dieci-dodici milioni di persone nel nostro Paese usano psicofarmaci e che oggi si trovano di fronte alla loro solitudine e alle loro paure che vengono amplificate dal fatto che, stando in casa, “siamo continuamente collegati a televisioni, computer e social”.

Coronavirus, come fare per distrarci e non pensare sempre al contagio


Morelli, fondatore dell'Istituto Riza, ha sottolineato che dobbiamo assolutamente distrarci dal virus e dal pensiero fisso che possiamo ammalarci perché la distrazione è un farmaco per il cervello. Per farlo dobbiamo far partire l'immaginazione e fantasticare.

La prima cosa da fare, importantissima, è non soffermarsi continuamente sulla paura del contagio. Bisogna utilizzare altre capacità del cervello, per esempio l'immaginazione e la fantasia.

Lo psichiatra ha osservato che dentro di noi, nel nostro cervello, in questo momento scatta prima di tutto la figura della madre:

Il nostro cervello cerca la maternità, come accade sempre nei momenti difficile, come i soldati che in guerra pensano alle madri. In questo momento guai alle lotte politiche e agli scontri. Abbiamo bisogno di identificarci in un leader, che sia il Premier o il Presidente della Repubblica. Rappresentano le nostre figure paterne che ci proteggono. Dobbiamo sentirci protetti.

Mai come in questo momento, ha aggiunto Morelli commentando le emozionanti iniziative di flash mob sui balconi di tutta Italia, siamo un corpo unico e dobbiamo sentirci legati a tutti perché abbiamo bisogno di unità.

Coronavirus, come gestire la vita famigliare e la convivenza forzata


Il professor Morelli ha chiarito che nelle famiglie e nelle coppie che si ritrovano a condividere le mura domestiche per moltissime ore al giorno, il problema non è tanto non litigare, ma quanto non farla durare:

Il litigio non fa male, perché ti permette di tirar fuori anche l'aggressività. Ma niente rancore o muso. In questo momento per chi è in coppia è importantissimo non rivangare il passato, rievocando quando uno svalutava l'altro partner. Ciò che è stato, è stato. Se c'è una crisi, non è adesso il momento di affrontarla. Le crisi, anche in tempi normali, non si affrontano mai nei momenti difficili. Ci si penserà: se ci si deve lasciare, ci si lascerà, ma al tempo opportuno.

Il professor Morelli ha invitato a imparare dai bambini la capacità di distrarci, facendo attività manuali, tipo tagliare, ricamare, seminare nei vasi. Ma anche prendere un po' di sole sul balcone o alla finestra. Tutte pratiche semplici, ma di grande utilità in questo periodo.

Infine, ha spiegato che in questo momento sarebbe meglio non ragionare su quanto accadrà alla fine dell'emergenza coronavirus e del come riprenderemo in mano la normalità. Meglio, ha concluso Morelli, concentrarci nell'adesso, sempre sforzandoci di distrarci dalla drammatica questione coronavirus.

Di seguito il video integrale dell'intervista al dottor Morelli.


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