Corruzione, Transparency, Italia 51esima, lontana da sufficienza

Corruzione, Transparency, Italia 51esima, lontana da sufficienza

Corruzione, Transparency, Italia 51esima, lontana da sufficienza


23 gennaio 2020, ore 13:00

Guadagna un voto e due posizioni rispetto all'anno scorso, appaiata ad Arabia Saudita e Ruanda, un gradino sotto Malta

L'Italia si posiziona al 51esimo posto nel mondo, con un punteggio di 53 punti su 100, nel ranking della percezione della corruzione di Transparency International. Guadagna un voto e due posizioni rispetto all'anno scorso, appaiata ad Arabia Saudita e Ruanda, e un gradino sotto a Malta. La classifica del Cpi (indice di percezione della corruzione in 180 Paesi) segnala due questioni. Innanzitutto è lontana la sufficienza pur avendo guadagnato ben 12 punti dal 2012 e rallenta la scalata alla classifica, dominata anche quest'anno da Danimarca e Nuova Zelanda. In Europa fanno bella figura anche Finlandia e Svezia, mentre Bulgaria, Romania e Ungheria occupano le ultime posizioni della classifica continentale. A livello globale spiccano la caduta di Canada (-4 punti), Francia e Regno Unito (-3) e perdono due punti anche gli Usa (a 69 contro i 71 precedenti). "Siamo lieti di vedere un ulteriore miglioramento", osserva Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia "ma sinceramente speravamo in qualcosa di più. Il rallentamento è dovuto a diversi problemi che il nostro Paese si trascina da sempre senza riuscire a risolverli". In particolare, pesa la criminalità organizzata, che preferisce spesso l'arma della corruzione e che oggi ha assunto forme nuove, sempre più difficili da identificare e contrastare. Altro tema rilevante è la regolamentazione delle lobby e dei conflitti di interesse: "due questioni fondamentali nella lotta alla corruzione", sulle quali osserva Transparency, "ancora il Parlamento tace. Solo tante promesse e audizioni che ancora non si sono trasformate in atti concreti" e "non è un buon esempio la recente abolizione degli obblighi di comunicazione dei redditi e dei patrimoni dei dirigenti pubblici nell'ultima legge finanziaria". Inoltre l'organizzazione chiede maggiore trasparenza sulle fondazioni e i finanziamenti alla politica. "Segnali contrastanti", osserva Carnevali, "non completamente dalla parte del miglioramento auspicato". A livello di percezione della corruzione un rilievo fondamentale, evidenzia, ha la certezza della pena: "Non c'è una diminuzione della percezione del livello di corruzione se le pene non vengono percepite come reali. E non c'è certezza della pena se non si accorcia la durata dei processi".

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