Crioterapia, tutti pazzi per la terapia del freddo, che ci aiuta a combattere infiammazioni e tossine

Crioterapia, tutti pazzi per la terapia del freddo, che ci aiuta a combattere infiammazioni e tossine

Crioterapia, tutti pazzi per la terapia del freddo, che ci aiuta a combattere infiammazioni e tossine


05 dicembre 2020, ore 16:00
agg. 07 dicembre 2020, ore 11:43

Le terapie per mantenersi in forma il più a lungo possibile non sembrano conoscere limiti, incluse temperature a -130 gradi.

Ogni lunedì mi sottopongo ad una seduta di crioterapia facciale, che ho conosciuto grazie ad un amico personal trainer nonché ideatore di un avanguardistico spazio dedicato all’allenamento di atleti (e non) e di un’area per il relax ed i trattamenti post training. Per una manciata di minuti mi viene applicata una maschera collegata ad un macchinario spara freddo che “mi congela” la faccia. Vi assicuro che non si tratta di una pratica sadomasochista, ma per comprenderne modalità e benefici è necessario fare un passo indietro e spiegare di cosa si tratta. La crioterapia avviene attraverso l’utilizzo di due strumenti, la criocabina e la crioterapia localizzata. La criocabina, che funziona ad azoto, comporta l’esposizione del corpo ad una temperatura estremamente bassa (-130 °C) per un tempo di 1-3 minuti. Durante il trattamento si sta in piedi in una cabina adatta ad ospitare una persona, mentre la testa rimane fuori alla temperatura della stanza. La crioterapia localizzata è un macchinario che utilizza il freddo e l’estrazione di calore dal corpo per procurare benefici alla parte trattata.


Come funziona la criocabina

Abbassando la temperatura dei tessuti e del corpo si causa uno shock che attiva il sistema nervoso attraverso l’innalzamento dei livelli di norepinefrina con l’aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco. Quando il freddo è estremo, i vasi sanguigni si costringono e quindi anche il flusso sanguigno è vasocostretto. Una volta usciti dalla criocabina, i vasi si dilatano ed il sangue affluisce verso le aree del corpo che ne sono state in parte private momentaneamente. La crioterapia facilita il trattamento delle aree infiammate perché la bassa temperatura aumenta la presenza di proteine anti-infiammatorie. La prestazione sportiva migliora grazie ad un aumento del livello energetico, ad un’ “ubriacatura” di endorfine naturali assieme ad una percezione ridotta del dolore sintomatico. La riparazione di muscoli e tessuti danneggiati è resa più efficace dalla riduzione di infiammazione dovuta alla presenza di un sangue altamente ossigenato, ad una migliore circolazione sanguigna ed alla detossificazione del sistema linfatico. Per questo l’indolenzimento muscolare post allenamento si riduce drasticamente. Inoltre vi è anche un importante effetto di recupero mentale ed un’intensificazione della capacità di concentrazione, dovuti all’aumento del livello energetico ed al rilascio di endorfine. Infine lo shock termico al quale il corpo è momentaneamente esposto comporta anche un dispendio energetico che ha effetti metabolici o di aiuto nella perdita di peso, unitamente ad un adeguato stile di vita. L’uso frequente della crioterapia rende la pelle più levigata grazie alla maggior produzione di collagene.


Crioterapia localizzata

La crioterapia localizzata contempla un’unità di raffreddamento, compatta e portatile, che offre un metodo molto efficiente ed assolutamente sicuro - parola mia che la utilizzo ormai da un anno - per produrre lo shock termico in una determinata zona. Il trattamento, la cui durata varia dai 3 ai 5 minuti, può interessare ogni area del corpo: caviglie, polsi, ginocchia, collo, cosce, schiena ed anche viso. In particolare per quest’ultimo la crioterapia localizzata, che io chiamo confidenzialmente “il manipolo”, contribuisce a contrastare i segni dell’invecchiamento, aumentando tono, turgore e morbidezza della pelle, stimolando la produzione di collagene ed offrendo trattamenti mirati per varie malattie della pelle.


Crio facciale: la nuova frontiera dell’anti age

I più moderni trattamenti di crio facciale offrono anche la possibilità di integrare il trattamento localizzato del freddo con la terapia della luce (Led light therapy). Si tratta di esporre il viso a luci di diversi colori, ad ognuno dei quali è associato un effetto: la luce rossa aumenta la circolazione del sangue; la luce verde è ottima per l’anti-aging e per guarire piccole ferite; la luce blu ha eccellenti effetti di guarigione nella riduzione dell’acne, nell’uccisione di batteri ed è particolarmente benefica per le pelli sensibili; la luce viola rilassa e migliora il sistema linfatico; la luce gialla favorisce la micro-circolazione; la luce arancione, come quella blu, è indicata per l’acne e per lenire le infiammazioni della pelle. Curiosità: la crioterapia localizzata con maschera facciale, quella a cui cerco di sottopormi io almeno una volta alla settimana, è di gran moda a Parigi, Roma e New York, dove viene utilizzata prima di una serata mondana per godere dei suoi benefici effetti nelle ore immediatamente successive al trattamento. Ps ne fanno uso Ronaldo, Demi Moore ed anche il nostro influencer Gianluca Vacchi. Alla prossima!   

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