Dal 2044 l'Artico sarà senza ghiaccio per una parte dell'anno

Dal 2044 l'Artico sarà senza ghiaccio per una parte dell'anno

Dal 2044 l'Artico sarà senza ghiaccio per una parte dell'anno


19 novembre 2019, ore 21:00

Questo a causa del riscaldamento climatico indotto dall'uomo, è quanto risulta da una ricerca dell'Università della California

Tra poco più di 20 anni, tra il 2044 e 2067, l'Oceano Artico sarà senza ghiacci per buona parte dell'anno, a causa del cambiamento climatico indotto dall'uomo. E' la previsione dei ricercatori dell'università della California, pubblicata sulla rivista Nature Climate Change. Il calo dei ghiacci artici non è una novità: i satelliti lo stanno monitorando dal 1979, rilevando una riduzione del 13% ogni dieci anni, anche se le previsioni fatte negli anni per il futuro sono state tra loro discordi, per via del modo in cui è stato considerato l'albedo, la capacità del ghiacciaio di riflettere la radiazione solare. Quando un pezzo si scioglie completamente, lasciando scoperta la superficie marina sottostante, che è più scura e assorbe più luce di quella che dovrebbe, causa un maggiore riscaldamento a livello locale, che fa sciogliere ancora più ghiacci. Questa è una delle ragioni per cui l'Artico si sta scaldando due volte più velocemente che il resto del pianeta. In questo caso lo studio si è focalizzato su previsioni per un periodo di 25 anni, analizzando i 23 modelli che, tra il 1980 e 2015, hanno meglio valutato lo scioglimento stagionale dei ghiacci per poi confrontarli con i dati raccolti dai satelliti. Sono così arrivati ai migliori sei modelli. "I ghiacciai marini artici sono un fattore chiave per la Terra per via della loro capacità di riflettere la luce, che mantiene il clima globale relativamente fresco", spiega Chad Thackeray, coordinatore dello studio. Questi cambiamenti avranno un largo impatto ambientale, ecologico ed economico: con lo scioglimento dei ghiacci, ci saranno più acque da usare per la navigazione commerciale, la ricerca di petrolio e gas, che se per alcuni saranno un'opportunità economica, contribuiranno però ad aumentare i gas serra''.