Donne che espatriano per lavoro, ecco dove sono felici e dove no

Donne che espatriano per lavoro, ecco dove sono felici e dove no

Donne che espatriano per lavoro, ecco dove sono felici e dove no


04 marzo 2019, ore 09:00

L’Italia fra i peggiori paesi, meglio la Repubblica Ceca

Nel mondo globalizzato si lavora sempre più con la valigia pronta, soprattutto se si desidera realizzarsi e fare carriera. La regola vale per gli uomini, molto meno per le donne per le quali è più facile viaggiare come mogli che come lavoratrici in carriera. E mentre lui si realizza nel nuovo paese, avendo con sé il supporto di moglie e figli, la maggioranza delle donne che è espatriata per realizzarsi professionalmente ha in media 40 anni, è laureata, è single e non ha figli. Lo studio, svolto in occasione della festa internazionale della donna che ricorre l’8 marzo, ha coinvolto oltre 8.800 lavoratrici provenienti da 420 città del mondo. Il campione ha analizzato, assegnando punteggi precisi, quali sono i paesi migliori in cui lavorare, vere e proprie ’oasi’ per la realizzazione professionale da un punto di vista squisitamente femminile. Fra i parametri sono stati giudicati le prospettive di carriera, il bilancio fra lavoro e vita privata e quanto ci si sente sicure sul lavoro nei paesi che le ospitano. Sulla base dei giudizi delle donne coinvolte è stata stilata una classifica di ben 57 paesi, dai più ospitali ai peggiori nei confronti dei cervelli femminili, dove regna la discriminazione di genere nella carriera. Il paese migliore a misura di lavoratrici che espatriano per realizzarsi è, a sorpresa, la Repubblica Ceca, seguita dalle isole del Regno di Bahrein, nel Golfo Persico. Al terzo posto spicca Taiwan e, dal quarto al decimo posto, le più scontate Norvegia, Danimarca, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Malta ed Australia.