E' boom di app solidali, evitano sprechi e supportano i disabili

E' boom di app solidali, evitano sprechi e supportano i disabili

E' boom di app solidali, evitano sprechi e supportano i disabili


14 gennaio 2019, ore 08:00

La tecnologia è anche solidarietà e supporto a colpi di app

Migliorare il proprio quartiere con l'aiuto dei vicini, mettere in rete gli avanzi di cibo per ridurre lo spreco alimentare, la mobilità condivisa in aiuto dei disabili, offrire assistenza visiva in tempo reale a non vedenti, raccogliere fondi per una causa sui social. La tecnologia non è solo violazione della privacy e linguaggio di odio, ma anche solidarietà e supporto a colpi di app. Come Nextdoor, una vera e propria "piazza digitale" che consente di organizzare diverse attività, dal trovare una babysitter a discutere iniziative per migliorare la vita di quartiere. Lanciata quattro mesi fa, l'applicazione è usata in 132 città italiane, con oltre 1200 quartieri attivi. E le attività dei cittadini si sono già tradotte in risultati concreti: a Milano, ad esempio, un utente ha organizzato un concerto di beneficenza i cui fondi sono andati alle cure di una bimba malata. Mentre e' partita l'iniziativa contro l'isolamento sociale "La mia porta e' aperta": obiettivo coinvolgere i vicini di casa nell'offrire supporto a chi soffre di solitudine con azioni semplici ed utili in particolare durante il periodo invernale.

Un'altra app che mette in rete energie benefiche è Avanzi Popolo 2.0, premiata anche dal Presidente Mattarella. La piattaforma, nata a Bari, serve a condividere con chi ne ha bisogno il cibo che rischia di finire sprecato o buttato perché scaduto. Dall'idea iniziale di scambio tra privati si e' passati al recupero e ridistribuzione di alimenti provenienti da imprese o eventi che ne hanno in eccedenza. Vanta per ora oltre 620 iscritti ed è stata in grado di recuperare 11.000 chili di cibo, che altrimenti sarebbe stato buttato. C'è anche Moby, il primo progetto di mobilità condivisa per chi si muove in sedia a rotelle. Il funzionamento e' basato sullo stesso principio del bike-sharing: mette in collegamento una serie di dispositivi completamente elettrici, semiautonomi, di tipo 'wheel-on', a bordo dei quali si può salire direttamente con la propria sedia a rotelle, permette agli utilizzatori di muoversi in città più facilmente e con minor sforzo fisico.