Ecco come sono cambiate le vacanze degli italiani negli ultimi cinquant'anni

Ecco come sono cambiate le vacanze degli italiani negli ultimi cinquant'anni

Ecco come sono cambiate le vacanze degli italiani negli ultimi cinquant'anni


09 agosto 2021, ore 10:00

In media, i più giovani viaggiano per la prima volta all'estero entro il decimo anno di vita

Febbraio 2018, Festival di Sanremo. Lo Stato Sociale presenta "Una vita in vacanza" classificandosi al secondo posto, con un brano che sa già di estate e che porta la mente di chi ascolta su una spiaggia dorata a fine serata passata magari a ballare con gli amici di sempre. Per gli italiani infatti la vacanza è cosa seria e non è mai troppo presto per iniziare a pensarci. In fondo è l'obiettivo che si insegue per un anno intero, andando e tornando dal lavoro contando i giorni che ci separano dalle ferie. Si potrebbe dire che sia sempre stato così, ma non se ne avrebbe la certezza; ciò che si può dire è che l'Italia non è la stessa di cinquant'anni fa, come non lo sono gli italiani. Ecco che tra le abitudini che cambiano c'è anche quella di come e dove andare in vacanza.

Un po' di numeri

Durata media dieci giorni

Primo atto: la prenotazione. Per chi non possiede una seconda casa o sceglie comunque di organizzare un viaggio è necessario incrociare ferie e impegni. Il tutto porta a un totale di circa undici giorni in media, quasi la metà rispetto ai venti di cinquant'anni fa. A renderlo noto sono i dati di Federconsumatori.

Chi parte e chi no

Una seconda indagine di Confesercenti invece rivela come circa il 60% degli italiani si dedichi oggi una vacanza, a fronte di un 'lusso' che prima del boom economico italiano coinvolgeva il 13% della popolazione nazionale. Tra i più fortunati a partire ci sono dirigenti, impiegati e imprenditori, oltre che studenti liceali e universitari, in partenza nel 68% dei casi. Restano indietro pensionati e disoccupati: meno di uno su due riesce a partire.

I primi viaggi

A che età si parte per la prima volta? Un'analisi di eDreams rivela che coloro che oggi hanno tra i diciotto e i ventinove anni (la cosiddetta 'generazione y') è stata all'estero per la prima volta in media al nono anno di vita. Il dato si alza notevolmente per chi oggi ha più di cinquant'anni, per la prima volta oltre il confine a diciannove anni. Secondo un rapporto dell’Osservatorio sul turismo giovanile, il 14,5% delle famiglie italiane manda i propri figli in vacanza da soli, per un totale di quasi un milione e mezzo di giovani. Di questi, uno su quattro parte per un viaggio studio, mentre quasi uno su due partecipa a campi tematici.

Destinazioni e mezzi di trasporto

Sempre secondo i dati della Confesercenti, oggi quasi il 25% degli italiani viaggia al di fuori del nostro Paese, con un balzo in avanti notevole rispetto a cinquant'anni fa, quando varcare i confini nazionali era un privilegio per pochi. Allora si partiva in treno e in corriera, oggi le cose sono cambiate. Se è vero che l'utilizzo dell'aeroplano è cresciuto, è pur vero che tre quarti dei vacanzieri scelgono l'automobile. Destinazione: mare. Ancora una volta, più di quanto non fosse nel secolo precedente, il 60% degli italiani sceglie comunque il bagno in spiaggia.


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