Esecutivo, dopo i conventi e le caserme adesso i ministri del governo-Meloni “si tuffano” alle terme

Esecutivo, dopo i conventi e le caserme adesso i ministri del governo-Meloni “si tuffano” alle terme

Esecutivo, dopo i conventi e le caserme adesso i ministri del governo-Meloni “si tuffano” alle terme Photo Credit: Agenzia Fotogramma


Sono l'ultima delle location dove la politica si è rifugiata per confrontarsi, discutere, trovare la quadra. I precedenti di Romano Prodi, Massimo D’Alema, Francesco Rutelli, Dario Franceschini, Silvio Berlusconi. Ma anche di Rossana Rossanda e Pietro Ingrao

Un bagno di governo. Dopo regge, conventi, caserme ed ex frantoi, debuttano le terme come ritrovo di politica e dintorni. A due ore da Roma, in provincia di Grosseto, ministri e ministre dell'esecutivo Meloni, più esponenti del mondo dell'impresa, rispondono all'invito di Bruno Vespa e si ritrovano alle ‘Terme di Saturnia spa & golf resort’. È la "winter edition" del Forum in masseria che il giornalista Rai organizza d'estate in Puglia. Stavolta si tratta di una due giorni toscana.


Le location

Le terme sono l'ultima delle location dove la politica si è rifugiata per confrontarsi, discutere, trovare la quadra. A giugno sempre Vespa aprì alla politica le porte della sua masseria a Manduria. Poche settimane fa il Pd ha scelto un hotel a Gubbio, già sede della scuola politica di Forza Italia. Il partito azzurro, per tanti, anni organizzò sulle piste di sci abruzzesi la festa "Neve azzurra", gran ritrovo di leader e segretari. La trasferta ministeriale ha radici antiche e consolidate, soprattutto a sinistra. Meno a destra, dove per anni a fare da ospite nelle sue ville è stato Berlusconi. Lì c'era meno da far squadra: chi comandava era chiaro. Nel dicembre del 1995 Massimo D'Alema riunì i Ds nella Certosa di Pontignano per discutere del futuro della sinistra. Due anni dopo, l'8 e 9 marzo del 1997, Romano Prodi, leader dell'Ulivo, sceglie il castello medievale di Gargonza. Lì rinchiude tutti gli ospiti che per 48 ore si scervelleranno a trovare le ragioni di fondo della coalizione, che già mostrava segni preoccupanti da armata Brancaleone. Il meglio dell'Ulivo, narrano le cronache del tempo, si riunisce proprio nei locali ricavati dal frantoio dell'antico castello.


Prodi

Dieci anni dopo, nel 2006, è ancora Prodi a organizzare un seminario per i suoi ministri nella Villa Donini di San Martino in Campo, spronandoli a fare gioco di squadra. L'11 e il 12 gennaio del 2007 il grande salto con il conclave del governo che da premier organizza nella Reggia di Caserta. Di quella riunione, che doveva essere rigorosamente a porte chiuse, alla storia è passato lo stupore di Prodi quando ad un certo punto prese il microfono: "Mi dicono che siamo in diretta su Radio Radicale". Colpa di Marco Pannella, refrattario a qualsiasi imposizione o divieto, che con aria angelica si era messo in platea a seguire i lavori vicino agli altoparlanti col suo cellulare collegato alla regia della radio. Vennero poi le riunioni di Pierluigi Bersani (2010) ed Enrico Letta (2013) nell'abbazia di Spineto a Sarteano. Ricordiamo pure gli incontri di Francesco Rutelli, leader della Margherita, in quel di Frascati, o di Dario Franceschini a Cortona. Amavano i conventi, con frati veri però, anche politici di sinistra dura e pura come Rossana Rossanda, Pietro Ingrao e Mario Tronti. Tanti gli incontri nelle sedi dei benedettini camaldolesi a Monte Giove, Camaldoli e a San Gregorio al Celio dove i frati li accoglievano come "coscienza occidentale non credente".


La destra

A destra, per anni, i vertici che contano si sono svolti nelle ville di Berlusconi: Arcore, Porto Rotondo, villa Grande sull'Appia. E' nelle sue sfarzose residenze che ministri e leader di partito si sono riuniti più e più volte. Senza dimenticare palazzo Grazioli, con l'iconica foto che immortala Vladimir Putin mentre lancia una pallina a Dudù. Il Cavaliere portò anche il Consiglio dei ministri in trasferta a Napoli e all'Aquila, dopo il terremoto, nella caserma della Guardia di finanza di Coppito, scelta anche per ospitare il G8 del 2009. A Saturnia, oggi e domani, sfila quindi (mezzo) governo termale. Tra odore di zolfo e campi da golf. Si tratta di un albergo di lusso, chiuso al pubblico per l'occasione. Salvo alcuni turisti che hanno prenotato mesi fa e a cui la direzione non se l'è sentita di annullare l'esperienza termale. Ecco quindi che mentre Vespa intervista gli ospiti in una saletta allestita accanto al bar, dalle enormi finestre si vedono giovani e anziani in costume da bagno che si tuffano o nuotano beati nella grande piscina che profuma di zolfo. Domani pomeriggio poi, fuori dal perimetro governativo, intervista a Matteo Renzi.



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