Facebook, Mark Zuckerberg allineato alla normativa Ue

Facebook, Mark Zuckerberg allineato alla normativa Ue

Facebook, Mark Zuckerberg allineato alla normativa Ue


17 febbraio 2020, ore 17:52

Incontro a Bruxelles, Commissaria Jourova, "Ceo decida chi vuole essere"

"Sono lieta di vedere che il pensiero di Facebook sta cambiando ed è più allineato con l'approccio europeo su diversi aspetti normativi. Vedo le Big Tech come parte della soluzione ai problemi che esse stesse hanno contribuito a creare": così la commissaria Ue per la Trasparenza, Vera Jourova, dopo l'incontro con il ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, a Bruxelles. La regolamentazione Ue "non risolverà mai tutti i problemi" posti da Internet, ha precisato Jourova, per questo "Facebook e Zuckerberg devono rispondere alla domanda 'chi vogliono essere' come azienda e quali valori vogliono promuovere". La commissaria Ue ha riferito di aver concordato con il Ceo di Facebook "la necessità di maggiore trasparenza su dati e algoritmi" per preservare la società dalle manipolazioni online, dalle interferenze straniere e da violazioni della privacy. Jourova ha ricordato a Zuckerberg che l'Ue ha "regole forti sulla privacy", contenute nel Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr). "Quello che mi aspetterei da Facebook - ha sottolineato la commissaria - è un'applicazione forte e diligente di tutte queste regole, almeno in Europa". Bruxelles chiede inoltre al gigante di Menlo Park e alle altre Big Tech di fare "uno sforzo in più per aiutare a difendere le nostre democrazie" e questo, ha detto Jourova, richiederà "un'attenzione particolare alla trasparenza e alla supervisione degli algoritmi per evitare che le decisioni vengano prese al buio, e ai modi in cui i contenuti vengono moderati". La commissaria ha chiarito che gli strumenti di autoregolamentazione europei dedicati a Internet, come il Codice di condotta in materia di incitamento all'odio online, "hanno prodotto risultati positivi, ma devono essere accompagnati da norme certe" che comprendano una "responsabilità per le piattaforme" digitali. "Non spetterà ai governi o ai regolatori garantire che Facebook voglia essere una forza del bene o del male", ha concluso.