Fedez, spunta online un dominio web per le elezioni 2023: il suo futuro è davvero in politica?

Fedez, spunta online un dominio web per le elezioni 2023: il suo futuro è davvero in politica?

Fedez, spunta online un dominio web per le elezioni 2023: il suo futuro è davvero in politica?


11 novembre 2021, ore 16:30

È bastata la registrazione di fedezelezioni2023.it per spaccare l'opinione pubblica: tra chi grida allo scandalo e chi lo vede come un assist per la politica italiana, c'è già chi lo ha indicato come un Berlusconi 2.0

Il dibattito pubblico sta affannosamente cercando la risposta alla domanda: Fedez ha realmente intenzione di scendere in politica? L’indiscrezione circolava da giorni e nella tarda mattinata di ieri è stato confermato l’acquisto del dominio da parte della società ZDF, di proprietà del rapper, del sito web fedezelezioni2023.it. C’è chi vede certa la discesa in campo di Federico Lucia, chi è sicuro che sia solo l’ennesima trovata di marketing targata Ferragnez: quasi sicuramente però si tratta del nome del tour che seguirà il nuovo disco, Disumano (in uscita il 26 novembre). Ma l’eventuale presenza a Montecitorio di un musicista diventato influencer da 13 milioni di follower su Instagram, spinge a riflettere sull’annosa questione della rappresentanza politica.

PERCHÉ FEDEZ NON È IL PROBLEMA DELLA POLITICA ITALIANA

Va fatta una precisazione. Non esistono norme che impedirebbero a Fedez di entrare in politica: le leggi sul conflitto di interessi, infatti, non si estendono al mondo dei social. Più che chiedersi se il cantante di Meglio del Cinema abbia effettivamente intenzione di candidarsi, la domanda più giusta sarebbe: perché no? L’applauso del Senato all’affossamento del ddl Zan, cui ha risposto una mobilitazione civile che ha riempito le piazze di quaranta città italiane, è diventato l’ennesimo simbolo di una classe politica che non riesce a rappresentare (o a tutelare) gli interessi del Paese. Certo, non è su una sola battaglia che si può stabilire se Fedez, che su questo tema e non solo si è sempre esposto, sia o meno ciò di cui le istituzioni hanno bisogno ora, ma sarebbe riduttivo bollare una sua eventuale iniziativa politica come “l’ennesimo problema nato da internet”.


1 FOLLOWER = 1 VOTO

Ma poi, siamo davvero sicuri che Fedez potrebbe affermarsi in un’elezione, politica o amministrativa che sia? La conversione matematica 1 follower = 1 voto assicurato è pura utopia. Si pensi al caso americano di Kanye West (uno dei più grandi rapper contemporanei ed ex marito di Kim Kardashian), che si candidò alle elezioni presidenziali del 2020 e prese solamente 60mila voti. Se anche Fedez si dovesse candidare (a cosa poi, non è dato saperlo, dato che dall’artista non sono arrivate comunicazioni ufficiali), non c’è alcuna certezza che possa smuovere gli equilibri politici attraverso un messaggio social, soprattutto se pensiamo che neanche l’appello Instagram della moglie Ferragni (che su Instagram conta 25,4 milioni di follower) riuscì a fargli vincere Sanremo.




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