Giornata mondiale degli ulivi, si celebra e si festeggia una pianta "sacra", mentre milioni di alberi sono a rischio in Italia

Giornata mondiale degli ulivi, si celebra e si festeggia una pianta "sacra", mentre milioni di alberi sono a rischio in Italia

Giornata mondiale degli ulivi, si celebra e si festeggia una pianta "sacra", mentre milioni di alberi sono a rischio in Italia


26 novembre 2020, ore 17:45 , agg. alle 10:15

Proclamata dall’Unesco, questa giornata è anche l’occasione per lanciare un grido di allarme per gli alberi minacciati dalla Xylella nel nostro Paese

Quanto amiamo le piante? Poco. Anzi, pochissimo. Gli ulivi sono da anni sotto attacco nel nostro Paese a causa della Xylella, eppure questa strage silenziosa, continua a passare inosservata. L’occasione giusta, per mettere sotto la lente la situazione in Italia, è la giornata mondiale degli ulivi proclamata dall'Unesco, che si celebra il 26 novembre in tutto il mondo. Quanto ci è vicino l'ulivo? Chi di noi non ne ha mai tenuto in mano almeno un ramoscello? E' inutile negarlo, anche la persona meno interessata al verde e alle piante, non può non amare l'ulivo, pianta sacra e simbolo di pace. E la storia degli uomini è fatta anche di questo, soprattutto per noi, popolo affacciato sul Mediterraneo.   

L’ulivo non è una pianta qualsiasi, ben inteso, o qualcuno non è d'accordo? 

L'ulivo è un albero che fa parte della nostra vita, da un punto di vista iconico e, soprattutto storico. Columella, scrittore romano di agricoltura, sosteneva nel primo secolo che “Olea prima omnium arborum est”, cioè, “L'Ulivo è il primo tra tutti gli alberi". L’ulivo è anche una pianta sacra, simbolo della domenica delle Palme, che ricorda l’ingresso trionfale a Gerusalemme di Gesù, che fu accolto dalla folla festante che lo acclamava, agitando rami d’ulivo. Tutto questo per evitare, che qualcuno pensi che parlare di ulivi sia superfluo. Le radici degli ulivi sono anche le nostre. ll ramoscello d'ulivo, lo ricordiamo,  è un simbolo di pace, perché attestava la fine del castigo e la riconciliazione di Dio con gli uomini.

Cosa accade in Italia, chi protegge gli ulivi minacciati da batteri e parassiti 

Nel nostro Paese è la Coldiretti a ricordare, in questo appuntamento globale, che un patrimonio di ben 250 milioni di piante, anche di ulivi monumentali, è stato decimato dalla Xylella, un batterio trasportato da un olivo all’altro soprattutto da un insetto lungo pochi millimetri, la sputacchina (Philaenus spumarius), che si nutre della linfa grezza delle piante. Se si posa su un albero infetto, succhia assieme alla linfa anche il batterio, che può trasmettere a un’altra pianta. Capito? I nostri amati alberi, i nostri ulivi secolari, vengono distrutti dalla sputacchina. E un ulivo morto, è un patrimonio che viene sottratto all’ecosistema, necessario al sostentamento delle economie locali che si basano sulla produzione dell’olio di oliva, pilastro della nostra dieta mediterranea.   

Ulivi distrutti e diminuzione della produzione dell’olio di oliva

In pochi si rendono veramente conto del danno che si sta verificando. La Coldiretti ha voluto,  dunque sottolineare, in questa giornata in cui si celebra la giornata mondiale l’ulivo, il ruolo economico, ambientale e culturale della produzione dell'olio di oliva, che per noi italiani rappresenta una colonna dell’alimentazione. Il patrimonio rappresentato in Italia dagli ulivi è minacciato anche dai cambiamenti climatici che sarebbero all’origine di un decremento della produzione su scala nazionale dell’olio di oliva. Tali cambiamenti avrebbero provocato un calo di extra vergine pari al 30% pari, vale a dire 255 milioni di chili in meno. Attenzione, però, una diminuzione della produzione non fa rima con diminuzione della qualità.



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