Gli abiti vintage di Franca Sozzani in vendita benefica

Gli abiti vintage di Franca Sozzani in vendita benefica

Gli abiti vintage di Franca Sozzani in vendita benefica


12 febbraio 2019, ore 16:00

600 capi selezionati dal figlio per il fondo medicina preventiva centro Harvard,la direttrice di Vogue Italia è scomparsa nel 2016

C'è una passerella molto speciale ai margini delle sfilate di New York: sulla piattaforma “Yoox Net-a-Porter” di Federico Marchetti basta un click per portare nel carrello dello shopping esclusivi abiti vintage dagli armadi di Franca Sozzani. I proventi della vendita andranno al Franca Sozzani Fund for Preventive Genomics al Brigham and Women's Hospital di Harvard, una fondazione che promuove lo screening genetico a scopo preventivo. Yoox ha un bacino di utenza di oltre un milione di persone che hanno l'opportunità di puntare su uno dei 600 capi di abbigliamento selezionati da Francesco Carrozzini, il figlio della leggendaria direttrice di Vogue Italia, morta nel 2016 a soli 66 anni. L'idea di vendere con uno scopo e una causa i Valentino, Balenciaga, Dolce e Gabbana e Giambattista Valli dalla collezione privata della madre è stata dello stesso Carrozzini il cui documentario del 2016 "Franca: Chaos and Creation" ha poi portato a un libro dallo stesso titolo pubblicato da Assouline e presentato oggi nel negozio Corso Como 10 di New York. "Alla chiusura della casa di mia madre abbiamo donato alcune delle sue cose e regalato altre. Ma avevo avuto l'idea di questo fondo. L'ho proposto a Marchetti ed e' stata cosa fatta", ha detto al New York Times il cineasta che l'anno scorso ha sposato la figlia di Anna Wintour. A scegliere i 397 abiti e i 190 accessori e' stato lo stesso Carrozzini con l'aiuto della zia, Carla Sozzani, e della cugina Sara. La collezione Sozzani è stata ripartita in cinque simboliche categorie: l'Eclettica, la Storia in Nero, la Londinese, l'Anticonvenzionale e Dimensione Sogno. Franca era celebre non solo per l'impeccabile senso dello stile ma anche per la vocazione umanitaria che l'aveva portata a diventare Goodwill Ambassador per Fashion4Development, una piattaforma partner delle Nazioni Unite.