Governo, Draghi riparte da Genova, dal caro-bollette e dal Pnrr, mentre è scontro Renzi-magistratura

Governo, Draghi riparte da Genova, dal caro-bollette e dal Pnrr, mentre è scontro Renzi-magistratura

Governo, Draghi riparte da Genova, dal caro-bollette e dal Pnrr, mentre è scontro Renzi-magistratura


In arrivo un nuovo decreto sui rincari dell’energia. Intanto la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di 11 indagati, tra cui l'ex premier, per il caso Open. Il leader di Iv ha fatto denuncia penale contro i magistrati Creazzo, Turco e Nastasi

Prima il tour in porto per toccare con mano le grandi trasformazioni che saranno finanziate dal Pnrr, poi l'omaggio commosso alle vittime del ponte Morandi, infine la visita al cantiere del Terzo Valico che porterà l'alta velocità sulle sponde del Mar Ligure. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha scelto Genova per la prima visita istituzionale dopo la chiusura della convulsa partita del Quirinale. Il suo auspicio è che lo "spirito di rinascita che oggi vediamo" in questa città "possa continuare a pervadere tutta l'Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti".

Le bollette

E proprio da Genova il premier ha annunciato che "il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni" sul caro bollette che mette in difficoltà imprese e famiglie. "La storia recente di Genova e il coraggio dei genovesi ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia - ha detto Draghi durante l’incontro con il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci e il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini -. Penso a quanto successo dopo il crollo del ponte Morandi".


Il Ponte Morandi

Subito dopo il presidente del Consiglio si è recato alla Radura della Memoria, sotto il nuovo viadotto Genova San Giorgio, e ha reso omaggio alle 43 vittime della tragedia con un lungo momento di silenzio davanti alla targa dove sono incisi i loro nomi. Poi ha incontrato privatamente i familiari che da tempo chiedevano un momento di confronto. Al centro della visita i temi legati alle risorse del Pnrr che serviranno anzitutto a potenziare il sistema portuale. Per Genova sono pronti 500 milioni a parziale copertura del progetto della nuova diga foranea che permetterà l'ingresso di navi molto più grandi. "È un investimento sulla città, e sull'industria regionale e nazionale - ha riflettuto Draghi -. Se si escludono i passeggeri locali, dal porto di Genova passa più del 10% delle persone in transito nei porti italiani, 3,5 milioni nel 2019. Soltanto nel 2020, sono transitate 44 milioni di tonnellate di merci. L'Italia è diciannovesima al mondo per tempi e costi associati alla logistica, anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale. Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall'aumento degli scambi commerciali". Altri investimenti, ha ricordato il presidente del Consiglio, andranno in direzione di una maggiore vivibilità: "Come proposto dal Comune e dalla Regione, investiamo oltre 130 milioni di euro per ristrutturare edifici e recuperare immobili confiscati alla mafia e alloggi popolari, per favorire associazioni culturali e senza fini di lucro, per aiutare con specifiche agevolazioni i giovani che vogliono vivere vicino al porto". Sul piatto, non ancora finanziato, c'è anche il progetto da un miliardo, spinto anzitutto dal sindaco Marco Bucci, per la completa riconversione green del porto con energia solare e idrogeno.


Toti

La visita di Draghi a Genova "riconosce alla Liguria la capacità di amministrazione, di collaborazione col governo centrale, di realizzare grandi opere com'è stato per il ponte Morandi. Credo che simbolicamente possa dimostrare che la Liguria è un modello di buon governo che realizza le cose che promette - ha commentato il presidente Giovanni Toti al termine del sopralluogo al cantiere del Terzo Valico -. Gli abbiamo spiegato che la competitività della Liguria è un pezzo importante della competitività del Paese, della logistica italiana, delle piccole e medie imprese della Pianura Padana, del settore turistico, è la valorizzazione dell'arte, della cultura e dell'ambiente. Tutte cose previste dal Pnrr e che, nella sintesi di una Regione piccola come la Liguria devono trovare compimento".


I contestatori

Ad accogliere Draghi a Palazzo San Giorgio, nell'area del porto antico di Genova, c'era anche un piccolo gruppo di contestatori. All'uscita del premier un uomo ha poi cercato di avvicinarsi all'auto urlandogli "assassino" ed è stato fermato dalla polizia che lo ha denunciato per vilipendio della Repubblica.


Renzi

Intanto "finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media": parole e pensiero di Matteo Renzi nel giorno in cui la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di 11 indagati, tra cui l'ex premier, per l'inchiesta sulle presunte irregolarità nei finanziamenti ad Open, la fondazione nata per sostenerlo. Tra gli indagati per i quali è stato chiesto il processo Maria Elena Boschi, Luca Lotti, l'ex presidente di Open Alberto Bianchi e l'imprenditore Marco Carrai. Udienza preliminare il 4 aprile. Renzi intanto ha fatto denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco e Nastasi.


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