Il 21% dei giovani soffre di crisi di ansia, ma 1 su 3 si vergogna di chiedere aiuto, lo dice Telefono Azzurro

Il 21% dei giovani soffre di crisi di ansia, ma 1 su 3 si vergogna di chiedere aiuto, lo dice Telefono Azzurro

Il 21% dei giovani soffre di crisi di ansia, ma 1 su 3 si vergogna di chiedere aiuto, lo dice Telefono Azzurro


15 novembre 2023, ore 17:00

Secondo i dati diffusi dall'organizzazione sono state 1459 le segnalazioni relative a problemi di salute mentale arrivate alla linea di Ascolto nel 2022

L'utilizzo sempre più intenso delle tecnologie digitali non comporta solo "una trasformazione nel modo di comunicare, ma anche un impatto sulla salute mentale di tutti compresi i giovanissimi". E' quanto sottolineato in una nota della Fondazione Telefono Azzurro, come riportato dall'Adnkronos. Ad evidenziarlo sono le richieste di aiuto arrivate alla linea di Ascolto 1.96.96 che, nel 2022, ha raccolto 1459 segnalazioni relative a problemi di salute mentale, in pratica 4 casi al giorno, e quelle gestite dal numero Emergenza Infanzia 114 che, nel 2022, sono state ben 347.


Il benessere psicofisico dei ragazzi

Per focalizzare l'attenzione sul benessere psicofisico dei ragazzi e per sensibilizzare l'opinione pubblica sui loro bisogni emergenti, in occasione della Giornata Internazionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, la Fondazione SOS Telefono Azzurro Ets ha organizzato la conferenza 'Il futuro dell'infanzia tra nuovi scenari e risposte concrete'. La giornata, ospitata presso la Sala Plenaria Marco Biagi del Cnel, luogo di studio e di ricerca, ha visto la partecipazione di istituzioni, accademici, enti e delle principali piattaforme social con l'obiettivo di fare squadra, mettendo a disposizione dei più giovani efficaci strumenti di prevenzione.


L'intervento di Renato Brunetta

"Il tema del disagio psico-fisico dei giovani", ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta, "investe la più ampia sfera del benessere dei ragazzi. È un ambito su cui il contributo di Telefono Azzurro è prezioso e sono convinto che si possa lavorare insieme su alcune misure concrete. Un primo campo d'intervento riguarda i servizi all'infanzia. Il Cnel ha il compito di redigere una Relazione annuale sui livelli e la qualità dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione. Nell'ambito di questa attività il Cnel può porsi come punto di raccordo tra le parti sociali, il comparto sociosanitario e realtà quali appunto Telefono Azzurro, per individuare un set di indicatori del benessere dei giovani, da mettere a disposizione degli operatori scolastici. Un altro ambito d'intervento è quello delle carceri. Abbiamo un accordo con il Ministero della Giustizia su lavoro e formazione per i detenuti. Potremmo estendere il raggio d'azione anche ai figli di chi è detenuto. Ma il Cnel può innanzitutto porsi come catalizzatore di reti. Il Cnel è la casa dei corpi intermedi, la casa dove trovano rappresentanza le reti sindacali e professionali, le reti del volontariato e del terzo settore, le reti del mondo produttivo e del lavoro. Il Cnel può svolgere un'opera di sensibilizzazione, motivando tutte queste reti a un impegno comune sul fronte del disagio giovanile, stimolandole a intraprendere percorsi condivisi per l'offerta di servizi di qualità". La giornata ha voluto dare voce anche ai ragazzi presenti che hanno partecipato in gran numero all'evento, condividendo le loro storie e testimonianze. 


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