Il "padrino" dell'intelligenza artificiale lascia Google e rivela: "Ci sono rischi"

Il "padrino" dell'intelligenza artificiale lascia Google e rivela: "Ci sono rischi"

Il "padrino" dell'intelligenza artificiale lascia Google e rivela: "Ci sono rischi"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


02 maggio 2023, ore 13:05

Il suo lavoro sulle reti neutrali è stato decisivo per i sistemi di Intelligenza artificiale e permette a molti prodotti di funzionare proprio tramite l’AI

Il 75enne Geoffrey Hinton, considerato il "padre dell'Intelligenza artificiale", ha lasciato il suo ruolo in Google, con l’obiettivo di poter parlare liberamente dei rischi dell'intelligenza artificiale. Ad anticipare la notizia è stato il New York Times. "Me ne sono andato per poter parlare dei suoi pericoli. Google ha agito in modo molto responsabile", ha detto Hinton. Il suo lavoro sulle reti neutrali è stato decisivo per i sistemi di Intelligenza artificiale e permette a molti prodotti di funzionare proprio tramite l’AI.

“Il chatbot potrebbe presto superare il livello di informazioni di un cervello umano”

"In questo momento – ha spiegato lo scienziato -, i sistemi con l’intelligenza artificiale non sono più intelligenti di noi, per quanto ne so. Ma penso che presto potrebbero esserlo”. Il suo lavoro in Google è proseguito per dieci anni, concentrandosi proprio sullo sviluppo dell’IA. "Mi consolo con la solita scusa – ha aggiunto al New York Times –: se non l'avessi fatto io, l'avrebbe fatto qualcun altro". Geoffrey Hinton ha detto in un colloquio con la Bbc che il chatbot potrebbe presto superare il livello di informazioni di un cervello umano.

Intelligenza artificiale: serve preoccuparsi?

"In questo momento, quello che stiamo vedendo è che cose come GPT-4 oscurano una persona nella quantità di conoscenza generale che ha e la oscura di gran lunga. In termini di ragionamento, non è così buono, ma fa già un semplice ragionamento. E dato il ritmo dei progressi, ci aspettiamo che le cose migliorino abbastanza velocemente. Quindi dobbiamo preoccuparcene", ha detto lo scienziato alla Bbc.


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