Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, a RTL 102.5: "Ecco i dati su infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel primo trimestre 2022. Numeri preoccupanti del fenomeno, che impone una riflessione"

Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, a RTL 102.5: "Ecco i dati su infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel primo trimestre 2022. Numeri preoccupanti del fenomeno, che impone una riflessione"

Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, a RTL 102.5: "Ecco i dati su infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel primo trimestre 2022. Numeri preoccupanti del fenomeno, che impone una riflessione"


28 aprile 2022, ore 10:45

Il presidente INAIL, Franco Bettoni, è stato ospite questa mattina a RTL 102.5 durante “Non Stop News”, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro

Il presidente INAIL, Franco Bettoni, è stato ospite questa mattina a RTL 102.5 durante “Non Stop News” e ha anticipato i dati sui decessi e incidenti sul lavoro del primo trimestre 2022, ha parlato dei costi degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e dei controlli.

I DATI SUI DECESSI E GLI INCIDENTI SUL LAVORO DEL PRIMO TRIMESTRE 2022

I numeri sono numeri che daremo più tardi, più completi. A voi anticipo il periodo gennaio-marzo 2022. 194106 denunce di infortunio sul lavoro, 189 con esito mortale. 14517 malattie professionali denunciate. Si confermano, purtroppo, numeri preoccupanti del fenomeno che impone a tutti noi una profonda riflessione”, ha detto Bettoni. “Come dico sempre, serve un impegno di tutti gli autori del ciclo produttivo, affinché la sicurezza e la salute sul lavoro siano centrali in questa fase di ripresa trainata dal PNRR. Oggi, 28 aprile, giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, ma anche il primo maggio, ci daranno la possibilità di tenere alta l’attenzione verso il tema della salute e sicurezza sul lavoro. Dobbiamo parlarne tutti i giorni, deve essere un tema al centro dell’attenzione pubblica ma anche nella vita famigliare quotidiana”.

COME ARGINARE GLI INCIDENTI E LE MORTI SUL LAVORO?

La norma c’è. In questo momento il piano del governo ha fatto delle modifiche al testo unico molto importanti in cui la formazione viene messa al centro per tutti gli enti delle figure importanti del settore produttivo di tutti gli enti. È necessario formare e parlarne di più. Ritengo che sia importante un senso di responsabilità, è importante sensibilizzare tutti al tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro partendo dal mondo scolastico. La cultura della sicurezza va insegnata dall’inizio per far si che diventi pane quotidiano”, ha spiegato il presidente INAIL. “Noi dobbiamo fare informazione, formazione continua. Sicuramente c’è bisogno di comminare sanzioni, ma dobbiamo lavorare in sinergia con imprese e lavoratori, per farli responsabilizzare. Non è vero che la sicurezza sul lavoro è un costo: per le aziende che lo fanno diventa un investimento, un modo di tutelare le famiglie e le lavoratrici e lavoratori”.

I COSTI DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI

C’è anche il dato economico con cui dobbiamo confrontarci e con cui dobbiamo continuare a fare investimento. Il dato economico lo abbassiamo nel momento in cui facciamo rispettare le norme e quando coinvolgiamo tutti gli autori della sicurezza e la gente comune, anche i futuri lavoratori, che sono i giovani”, ha detto Franco Bettoni. “Dobbiamo creare un cerchio di lavoro mettendo al centro la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Quando una persona muore sul posto di lavoro, viene stravolta la vita delle persone della famiglia, è veramente traumatico”.

SICUREZZA SUL LAVORO E CONTROLLI

La maggior parte delle imprese lavora in sicurezza. I dati statistici servono anche per capire in quali settori bisogna andare a controllare. Dobbiamo lavorare molto, per farlo ci vuole personale e il governo ha investito nelle assunzioni”, ha risposto il presidente INAIL. “Dobbiamo continuare a lavorare insieme alle forze sociali per combattere chi non rispetta le norme. Serve l’aiuto di tutti, anche del cittadino comune quando vede qualcosa che non va, deve segnalarlo”.



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