In aumento il cybercrime, la Sanità tra i settori più a rischio

In aumento il cybercrime, la Sanità tra i settori più a rischio

In aumento il cybercrime, la Sanità tra i settori più a rischio


04 ottobre 2019, ore 09:00

Rapporto Clusit, "siamo a due minuti dalla mezzanotte"

Il cybercrime, cioè gli attacchi compiuti per estorcere denaro, sono la principale causa delle aggressioni informatiche mondiali: rappresentano l'85%. Tra i settori più bersagliati la Sanità. Le tecniche più usate sono phishing e social engeneering, il "semplice" malware l'arma più diffusa. Sono i dati del Rapporto Clusit sui primi sei mesi 2019. "Siamo a due minuti dalla mezzanotte", è la metafora apocalittica degli esperti. Riguardo la sanità, osserva il Clusit, mai dal 2011, anno della pubblicazione del primo Rapporto, "questo settore è stato così bersagliato". Il numero di casi censiti, soprattutto con finalità di cybercrime e furto di dati personali, è aumentato del 98% rispetto al 2017. Segue il settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e retail, con un incremento degli attacchi, mentre diminuiscono gli attacchi gravi verso le categorie Government e Banking-Finance. Il rapporto Clusit, presentato a Verona in occasione del mese della sicurezza informatica, evidenzia ancora una volta che per conseguire la gran parte dei loro obiettivi i cyber-aggressori possono fare affidamento sull'efficacia di malware (virus malevolo) "semplice", prodotto industrialmente a costi decrescenti, e su tecniche di phishing e social engineering (cioè lo studio del comportamento di una persona al fine di carpire informazioni): questi due vettori d'attacco mostrano infatti una crescita rispetto al primo semestre 2018.