La riscoperta di Frederic Dard, un geniale autore francese da 200 milioni di copie vendute

La riscoperta di Frederic Dard, un geniale autore francese da 200 milioni di copie vendute

La riscoperta di Frederic Dard, un geniale autore francese da 200 milioni di copie vendute


07 luglio 2021, ore 13:00 , agg. alle 14:40

Nato nel 1921 e morto nel 2000, Dard scrisse una serie di grande successo, ma anche molti altri romanzi interessanti, che Rizzoli sta pubblicando in Italia

Uno scrittore di grande successo

Frederic Dard è un autore molto celebre in Francia e poco conosciuto in Italia. Oggetto di critiche entusiaste, Le Figaro lo ha definito l'erede di George Simenon, che peraltro gli fu molto amico, e di Louis-Ferdinand Celine. I suoi romanzi, scritti anche con diversi pseudonimi, rientrano nel genere del noir. Nel corso della sua vita ha venduto ben 200 milioni di copie anche grazie a una serie di grande successo, quella con protagonista il commissario Sanantonio, che è arrivata a contare più di 180 volumi, un vero record. Dard nacque nel 1921, crebbe a Lione e morì nel 2000. Ricordandolo, il presidente francese Chirac disse: "La nostra lingua ha perso uno dei suoi maghi, uno di quelli che hanno saputo aggiungere ai suoi colori, alla sua vividezza, alla sua forza".


La riscoperta italiana

Negli ultimi anni, Rizzoli ha pubblicato in Italia tre dei romanzi di Frederic Dard, inseriti nella collana NeroRizzoli. Nell'ultimo anno ho avuto la fortuna di leggerne due, Il montacarichi e I bastardi vanno all'inferno

Il montacarichi

Il montacarichi è un romanzo del 1961, da cui, l'anno seguente fu anche tratto un film, La morte sale in ascensore, con Lea Massari e Robert Hossein. Si tratta di un noir molto ben congeniato in cui il montacarichi del titolo ha un ruolo importante. In questo romanzo c'è tutto quello che serve per renderlo originale e avvincente. Il protagonista è Albert, un uomo appena uscito di prigione, che si trova immerso nell'atmosfera natalizia e soffre per le sue nostalgie, le sue malinconie e la sua profonda tristezza. A cambiare tutto entrerà in scena una donna, Madame Travet, ma con lei comparirà anche un cadavere. Mi fermo qui, niente spoiler, ma è una lettura breve e piacevole, che effettivamente ricorda le atmosfere di Simenon. 

I bastardi vanno all'inferno

I bastardi vanno all'inferno è un libro del 1956, che è stato, prima di diventare romanzo, un'opera teatrale e un film. La storia è quella di due detenuti, della loro evasione e di una donna misteriosa. Quello che fa la differenza in questo libro è l'incipit, che fornisce alla storia un contesto che poi sarà difficile riconoscere e decifrare nelle pagine seguenti. Un romanzo anche crudo, che mette a nudo le pochezze umane, ma che dà un grande e profondo insegnamento sull'amicizia, capace di nascere anche nel contesto più disperato. 


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