Lavoro, 2 milioni di lavoratori domestici, calano i regolari

Lavoro, 2 milioni di lavoratori domestici, calano i regolari

Lavoro, 2 milioni di lavoratori domestici, calano i regolari


13 dicembre 2019, ore 10:00

E' quanto emerge dal rapporto Domina, secondo cui 6 lavoratori su 10 sono in nero

In Italia sono due milioni i lavoratori domestici, che producono oltre 1 punto del Pil pari a 18,8 miliardi di euro, ma il 58% di loro è irregolare. Negli ultimi sei anni il numero di quelli regolari è diminuito del 15,2%. Secondo i dati Inps, i regolari sono 859 mila, il 53% colf e il 47% badanti, queste ultime destinate sempre più ad aumentare visto il crescente invecchiamento della popolazione. Sono i dati contenuti nel Rapporto Annuale sul Lavoro Domestico 2019 pubblicato da Domina (Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico) e presentato oggi al Senato. Dal rapporto emerge che sono in aumento gli italiani, passati da 190 mila del 2012 a 246 mila unità del 2018, pari a + 29,6%. Oltre il 40% dei lavoratori domestici viene dall'Est Europa, ma al secondo posto ci sono gli italiani con il 28,6% del totale, seguono Filippine (8%), Sud America (6,8%) e Asia orientale (5,4%). A livello territoriale, quasi la metà dei lavoratori domestici si concentra al Nord. In relazione alla popolazione residente, invece, l'incidenza maggiore si riscontra nel Centro (20,3 ogni mille abitanti, contro una media nazionale del 14,2 per mille). Quasi la metà riceve meno di 6 mila euro annui poiché sono molti i lavoratori impegnati per poche ore a settimana. Per gli 859 mila lavoratori domestici regolari, le famiglie italiane hanno speso nel 2018 oltre 7 miliardi di euro: 5,7 miliardi per le retribuzioni, 976 milioni di contributi previdenziali e 421 milioni di Tfr. Considerando anche gli irregolari, la spesa delle famiglie raggiunge 14,9 miliardi. La gestione "in famiglia" consente allo Stato di risparmiare quasi 10 miliardi di euro: di tanto aumenterebbe la spesa pubblica se gli anziani accuditi in casa fossero affidati a strutture pubbliche. Dal punto di vista fiscale, i lavoratori regolari garantiscono un gettito di 1,4 miliardi di euro. Una eventuale regolarizzazione dei lavoratori 'in nero' porterebbe alle casse dello Stato altri 2 miliardi di euro.