Legambiente: 2025 il secondo anno più colpito dagli eventi estremi. Manca un coordinamento nazionale
Legambiente, 2025 il secondo anno più colpito dagli eventi estremi. Manca un coordinamento nazionale Photo Credit: ANSA
30 dicembre 2025, ore 11:30
Il report commissionato dall'ONG sottolinea l'impreparazione della Penisola ad affrontare il cambiamento climatico. I danni per il 2025 valgono 12 miliardi di euro, nel 2029 arriveranno a 34 miliardi
Eventi estremi prodotti dai cambiamenti climatici sotto la lente dell’osservatorio città clima di Legambiente.
2025 SECONDO ANNO CON MAGGIORI EVENTI ESTREMI
Nell’arco degli ultimi 11 anni il 2025, con 376 eventi estremi, sale sul secondo gradino del podio per l’anno con maggiori fenomeni meteo devastanti causati dal cambiamento climatico, con un aumento rispetto all’anno precedente del 6 percento. Il primato è del 2023. Questo è quanto emerge da un rapporto di Legambiente. Quest’anno la Penisola è stata sferzata da allagamenti, danni da vento ed esondazioni fluviali -i più frequenti-, ma anche da temperature record e frane da piogge intense. Lombardia, Sicilia e Toscana le regioni più colpite mentre tra le province, le più martoriate sono state Genova, Messina e Torino. Il sud ha sofferto per l'emergenza siccità soprattutto in Sardegna, Sicilia e Puglia in testa.
IL DETTAGLIO DI CITTA' E PROVINCIE
Più in dettaglio, nel 2025 gli allagamenti da piogge intense sono stati 139, i danni da vento 86 e le esondazioni fluviali 37. A Genova ci sono stati 12 eventi meteo estremi, a Milano e a Palermo 7 ciascuna; a livello regionale in Lombardia 50 casi, in Sicilia 45 e in Toscana 41. Fra le province, quella di Genova ha registrato 16 eventi meteo estremi, quelle di Messina e Torino 12, quelle di Firenze e Treviso 11, Milano 10, le province di Como, Lecce, Massa Carrara e Palermo 9.
L'ITALIA IMPREPARATA
I danni del 2025 valgono circa 12 miliardi di euro e in futuro, con una proiezione al 2029, saliranno a 34 miliardi, spiega il report della ONG. Preoccupano anche i danni sui trasporti: 24 gli episodi che nel 2025 hanno provocato danni e ritardi a treni e trasporto pubblico locale. L’Italia si è fatta trovare impreparata di fronte alla crisi climatica, avverte il presidente di Legambiente, e sprona a cercare un coordinamento nazionale per dare gambe alle misure di contenimento. "La crisi climatica non fa sconti a nessuno - osserva Legambiente - E' urgente attuare il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, approvato a fine 2023, stanziando le risorse economiche necessarie e approvare una legge contro il consumo di suolo".
