Legambiente, tracce di pesticidi in un terzo della frutta italiana

Legambiente, tracce di pesticidi in un terzo della frutta italiana

Legambiente, tracce di pesticidi in un terzo della frutta italiana


19 febbraio 2019, ore 08:00

I valori fuorilegge sono solo nell'1,3% ma, secondo il report, il problema riguarda il fatto che in molti prodotti si trovano residui di più sostanze​

Un terzo della frutta e verdura italiane presenta tracce di pesticidi, anche se entro i limiti di legge: gli altri due terzi non ne presentano. Solo l'1,3% dell'ortofrutta italiana tuttavia è fuorilegge per eccesso di pesticidi, una percentuale stabile da dieci anni: meglio dell'ortofrutta che viene dall'estero, che è irregolare quasi nel 4% dei casi. L'agricoltura biologica risulta praticamente sempre in regola e senza residui di pesticidi. Sono i dati più importanti che emergono dal rapporto annuale di Legambiente "Stop pesticidi", presentato stamani a Roma. Ma il problema, scrive Legambiente, è che in molti prodotti si trovano residui di piu' sostanze (multiresiduo). Se nessuna di queste sostanze singolarmente supera i limiti di legge, per la legislazione europea il prodotto è a norma. Ma, si legge nel rapporto, "è noto da anni che le interazioni di più e diversi principi attivi tra loro possano provocare effetti additivi o addirittura sinergici a scapito dell'organismo umano". La frutta è la categoria dove si trovano più residui. E' privo di tracce di pesticidi solo il 36% dei campioni analizzati, mentre l'1,7% è irregolare e oltre il 60%, nonostante sia considerato regolare, presenta uno o più residui chimici. Per la verdura, il 64% dei campioni risulta senza alcun residuo. Tuttavia si riscontrano significative percentuali di irregolarità in alcuni prodotti, come l'8% di peperoni, il 5% degli ortaggi da fusto e oltre il 2% dei legumi, rispetto alla media degli irregolari per gli ortaggi (1,8%). In un peperone proveniente dalla Cina sono stati trovati residui di 25 sostanze diverse, anche se tutte sotto i limiti di legge.