Natale: l'ultima corsa ai regali, sei ritardatari su dieci a caccia del dono giusto; il negozio batte l'online

Natale: l'ultima corsa ai regali, sei ritardatari su dieci a caccia del dono giusto; il negozio batte l'online

Natale: l'ultima corsa ai regali, sei ritardatari su dieci a caccia del dono giusto; il negozio batte l'online   Photo Credit: agenziafotogramma.it


22 dicembre 2022, ore 11:03 , agg. alle 12:48

Confesercenti: la media degli importi per regalo è di 197 euro a persona, 40 euro in meno rispetto all'anno scorso. In aumento la spesa alimentare: i dolci tra i cibi più amati

Regali: ritardatari in giro per negozi

Non è ancora finita.  Per quasi sei italiani su dieci, prima della Vigilia di Natale ci sono ancora le corse forsennate dell'ultimo minuto per andare a caccia dei doni mancanti  da mettere sotto l'albero per familiari, parenti e amici.  In fondo fa parte della tradizione anche questo: il regalo all'ultimo minuto. Secondo Confesercenti, che ha commissionato a Ipsos un sondaggio in merito,  in questa ultima tornata, vinceranno i punti vendita fisici, rispetto all'online.  I margini sono stretti e i negozi battono in volata il commercio sul web, frenato dai tempi di consegna: perciò l'89% dei consumatori farà almeno un acquisto presso un punto vendita fisico, contro il 59 % che scegliera' anche il web.

Spesa media poco sotto i 200 euro

In media, per i regali del Natale 2022 si spenderanno in tutto 197 euro a persona, un budget minore di 39 euro rispetto a quello allocato lo scorso anno visto il peso di bollette e inflazione, che secondo Confesercenti, quest'anno assorbira' un terzo circa delle tredicesime, per circa 15 miliardi. A fronte di un 39% di italiani che dichiara l'intenzione di mantenere stabile la spesa, quasi la meta' - il 47%, ma si arriva al 54% nelle regioni del Centro - annuncia che ritocchera' al ribasso il budget. Solo il 14% pianifica di spendere di piu'.

In tavola non si rinuncia ai dolci

Se per i doni il budget si è ristretto, i consumi alimentari non hanno subito flessioni. Lo ha rilevato Confartigianato: "Nonostante i pesanti rincari di energia e materie prime subiti dalle imprese", spiegano "i dolci natalizi della nostra tradizione artigiana rimangono competitivi sui mercati esteri. Nell'ultimo anno, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze made in Italy ne abbiamo venduti per un valore di 901 milioni di euro, con un aumento, nei primi 8 mesi del 2022, del 10,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente". Nella "classifica dei Paesi più golosi di prodotti italiani" che premiano l'industria dolciaria italiana in testa c'è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito.  Ma, si legge ancora nell'indagine, le festività natalizie "spingono anche gli acquisti dei nostri connazionali. A dicembre Confartigianato stima un consumo di prodotti alimentari delle famiglie italiane pari a 15,1 miliardi, con un aumento del 10% delle vendite rispetto a dicembre dello scorso anno". In testa la Lombardia, poi Lazio e Campania. Ed a livello provinciale Milano precede Roma e Napoli. "E' merito degli 'artigiani del cibo' se i nostri prodotti alimentari piacciono tanto in Italia e nel mondo",  ha commentato il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli che ha ricordato anche che viene sempre più apprezzata la qualità delle 34 mila imprese artigiane  italiane nel settore alimentari e bevande che danno lavoro a 144 mila addetti.


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