Oggi è la giornata delle password, ci vogliono pochi secondi per riuscire a decifrarne una

Oggi è la giornata delle password, ci vogliono pochi secondi per riuscire a decifrarne una

Oggi è la giornata delle password, ci vogliono pochi secondi per riuscire a decifrarne una   Photo Credit: agenziafotogramma.it


04 maggio 2023, ore 16:00

Secondo gli studi effettuati da security.org la possibilità di venire “hackerati” è altissima per la maggior parte degli account

Una password di 8 caratteri può essere “rubata” nel giro di pochi secondi, questo è quello che indicano i risultati degli studi effettuati dal sito security.org in occasione della Giornata Mondiale delle Password. Più difficile decifrarne una che ha una lettera maiuscola all’interno della parola, con un tempo che si aggira intorno ai 20 minuti, mentre ci vuole quasi un’ora se viene inserito anche un carattere speciale. In generale è veramente semplice, per i cybercriminali, scoprire la parola di accesso dei nostri account, nonostante durante la creazione siano applicati requisiti sempre più stringenti per poter essere convalidata. Nonostante questo, secondo un’indagine di Nordpass, ha reso noto come anche nel 2022 sia proprio “password” la più utilizzata al mondo, rendendo infinitamente semplice il compito di chi cerca di entrare all’interno del nostro profilo, qualsiasi esso sia.


La situazione in Italia

In Italia la situazione non cambia più di tanto, visto che la parola d’accesso più utilizzata è “123456” con i numeri che possono arrivare fino a 8 qualora il sito lo richiedesse. Nel complesso è risultato che il 64% dei profili totali sia “facilmente accessibile dagli hacker”, utilizzando addirittura “tecniche molto comuni e poco complesse per violare account e impossessarsi di dati e identità digitali”.


Cosa fare per tutelarsi?

Per tutelare il più possibile la sicurezza degli account, da qualche anno è iniziata a diffondersi la possibilità da parte di siti e applicazioni di utilizzare la sicurezza in due fattori, metodo risultato molto efficace per proteggersi. I primi ad utilizzarlo, per via della quantità e importanza delle informazioni che sono contenute all’interno, sono state le banche e le email, con altre aziende che hanno deciso di seguire il loro esempio rendendolo, in alcuni casi, obbligatorio. Nel concreto si parla di una tipologia di accesso che viene fatto in primis con la semplice password, mentre in secondo luogo è necessario inserire un codice che viene inviato all’utente attraverso un sms sul cellulare o direttamente sulla propria email. Le banche in particolare hanno deciso di inserire la possibilità di confermare l’identità con il “Face ID” o il “Touch ID” metodi che utilizzano rispettivamente lo scanner del volto e l’impronta digitale per permettere l’accesso da parte dell’utente, rendendo di fatto molto più sicuro l’accesso all’account.



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