Pasqua di convivenza con il Covid, celebrazioni blindate, drastiche restrizioni anche per i riti della Settimana Santa

Pasqua di convivenza con il Covid, celebrazioni blindate, drastiche restrizioni anche per i riti della Settimana Santa

Pasqua di convivenza con il Covid, celebrazioni blindate, drastiche restrizioni anche per i riti della Settimana Santa


13 marzo 2021, ore 22:00

Sarà una Pasqua blindata a causa del coronavirus, ma non solo, quest’anno la pandemia imporrà molte restrizioni anche sui riti della Settimana Santa

Prepariamoci ad una pasqua blindata con le regioni italiane a causa del lockdown a livello nazionale a cavallo del weekend pasquale. Dovremo dire addio anche alle gite fuori porta di Pasquetta, ai picnic all’aperto, ai riti della Settimana Santa e del triduo della Passione, Morte e Risurrezione saranno drasticamente ridotti a causa della pandemia.


Dallo scorso maggio restrizioni per chi assiste alla messa

I fedeli da tempo ormai sono abituati alle restrizioni fin dallo scorso maggio, quando sono state riaperte le messe, lo scorso mese di maggio; ovvero la limitazione agli accessi in chiesa per le celebrazioni, i distanziamenti, l'obbligo di indossare la mascherina, ma anche i termoscanner all'ingresso delle chiese e fino alle comunioni distribuite in mano e senza file o assembramenti. L’imminente Pasqua imporrà ai fedeli che vivono in una zona rosa un altro obbligo, ovvero quello dell’autocertificazione per andare in chiesa.


Il calendario delle celebrazioni del Papa

Al momento la Santa Sede non ha ancora diffuso il calendario delle celebrazioni presiedute da Papa Francesco. Intanto è quasi certo che in tutta Italia sparirà la tradizione del Giovedì Santo, ovvero la lavanda dei piedi. In forte dubbio restano le Via Crucis e le veglie pasquali che potrebbero essere anticipate a prima del coprifuoco. Lo scorso 24 febbraio la Conferenza Episcopale Italiana aveva emanato alcuni orientamenti liturgici per le celebrazioni della Settimana Santa, sulla base anche di protocolli che erano stati stipulati in precedenza col governo per l'emergenza-Covid. Ma adesso tutto e cambiato e anche queste direttive potrebbero essere modificate.


Le direttive della Cei

La Presidenza della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana sostiene che : "Innanzitutto si esortino i fedeli alla partecipazione di presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto dei decreti governativi riguardanti gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali contenute del richiamato Protocollo; solo dove strettamente necessario o realmente utile, si favorisca l'uso dei social media per la partecipazione alle stesse". Inoltre la Cei raccomanda che "l'eventuale ripresa in streaming delle celebrazioni sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico". Ma non solo, la Conferenza Episcopale Italiana suggerisce anche che per la Domenica delle Palme sia evitato  l’assembramento dei fedeli e soprattutto il ramoscello d’ulivo che viene distribuito, per quest’anno dev’essere portato dai fedeli stessi, in modo da non fare lo scambio da mano a mano dei ramoscelli.

Altra novità riguarda la Messa crismale, la Cei chiede che sia celebrata la mattina del Giovedì Santo o, anticipata al mercoledì pomeriggio, a discrezione del Vescovo che potrà spostarla ad altra data. Ma anche che, sempre per quanto riguarda il Giovedì Santo, nella Messa vespertina sia omessa la lavanda dei piedi, mentre per il Venerdì Santo, il Vescovo potrà introdurre una preghiera universale. Limitazioni anche per quanto riguarda l'atto di adorazione della Croce mediante il bacio. La Veglia pasquale del Sabato Santo dovrà essere celebrata in orario compatibile con il coprifuoco

Infine per quanto riguarda le processioni, come la Via Crucis, sarà il Vescovo a dare indicazioni, anche se l’introduzione della zona rosa in tutto il paese potrebbe imporre un drastico taglio anche di questa tradizione.


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