Polemiche parole Feltri, due giornalisti si autosospendono

Polemiche parole Feltri, due giornalisti si autosospendono

Polemiche parole Feltri, due giornalisti si autosospendono


20 giugno 2019, ore 12:00

Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti

"Caro Presidente, abbiamo deciso di autosospenderci dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti perché ci consideriamo incompatibili con l'iscrizione all'albo professionale di Vittorio Feltri". Comincia così la lettera aperta scritta da Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo al presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna. "Proprio noi, che più di altri, ci battiamo per la difesa dell'articolo 21 della Costituzione, riteniamo gli scritti e il pensiero del direttore Feltri veri e propri crimini contro la dignità del giornalista", scrivono i due giornalisti. La causa sono le parole di Vittorio Feltri su Andrea Camilleri e le sue opere, pubblicate ieri. "Hanno rappresentato per noi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ne va della credibilità di ognuno di noi e della nostra categoria, adesso basta, o noi o lui" proseguono. In particolare la frase "terrone che ci ha rotto i coglioni" è stata chiaramente giudicata inaccettabile. "Non è in gioco la libertà di pensiero, sono in gioco i valori della nostra Costituzione, ogni suo scritto trasuda di razzismo, omofobia, xenofobia", questa l'accusa di Borrometi e Ruotolo.                                                                         

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