Pregliasco: "Non rispettare distanze sui treni imporrebbe altre misure di contenimento"

Pregliasco: "Non rispettare distanze sui treni imporrebbe altre misure di contenimento"

Pregliasco: "Non rispettare distanze sui treni imporrebbe altre misure di contenimento"


01 agosto 2020, ore 17:16 , agg. alle 20:00

E sull'ipotesi di una seconda ondata dice: "Non c'è certezza. Ora la dobbiamo considerare come ipotesi di lavoro"

"Dobbiamo mettere in conto che il virus sarà tra noi ancora a lungo. La risalita dei casi non è automatica ma l'elemento di rischio aumenta e deve far rafforzare un'attenzione a tutto il resto delle azioni complementari. Ma sicuramente il rischio lo aumenta". Cosi' il virologo dell'Università di Milano, Fabrizio Pregliasco.


Distanziamento e mezzi pubblici

Pregliasco sottolinea come sull'annuncio di riaprire l'affluenza ai treni "non c'è stata una comunicazione che potesse in qualche modo giustificare o accompagnare un elemento che va a risolvere un bisogno di trasporti creando un disallienamento con quello che è un messaggio che anche Mattarella giustamente, a mio avviso, ieri ha dato, quello che deve essere un approccio, che anch'io condivido, di ottimismo. E nonostante io sia un ottimista, sono un ottimista che vuole essere prudente". Viaggiare in treno senza più distanze, spiega ancora Pregliasco, avrebbe significato anche "più restrizione sulle altre azioni di contenimento, vicini ma più attenti, non solo il distanziamento, ma l'attenzione all'uso dell mascherine, all'igiene, al buon senso. Un messaggio che crea situazioni difficili perché in molti cittadini c'è la speranza che sia finito tutto".

L'ipotesi di una seconda ondata

"Non c'è certezza. Ora la dobbiamo considerare come ipotesi di lavoro. Tutto sommato questi casi anche se in lieve incremento dimostrano la capacità di individuare i focolai, quindi ci vedo l'aspetto positivo. Se riusciamo a mantenere l'andamento di una malattia che però è presente e se rimane a questi livelli il rischio non dico sia accettabile ma è un rischio da correre per continuare a vivere". Un recente studio condotto da scienziati dell'Università di Southampton in collaborazione con Accademia cinese delle scienze, China Academy of Electronics and Information Technology e Chinese Centre for Disease Control and Prevention, rileva che è necessaria una distanza sicura di oltre un metro per un'ora di viaggio insieme. Dopo due ore di contatto, una distanza inferiore a 2,5 metri potrebbe essere insufficiente per impedire la trasmissione.


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