Presepe, il business della statuina fra Italia e Cina

Presepe, il business della statuina fra Italia e Cina

Presepe, il business della statuina fra Italia e Cina


13 dicembre 2018, ore 07:00

In vista del Natale crescono le richieste delle Natività etniche

Il Natale è alle porte e con lui, nelle case degli italiani, cominciano a comparire i presepi. Centinaia di statuine per allestire e abbellire le Natività. Un vero e proprio business che abbraccia la tradizione, e alimenta ogni anno la competizione commerciale tra Italia e Cina. Le statuine fabbricate in Cina hanno un prezzo più basso, mentre i prodotti italiani, spesso hanno prezzi più elevati, fanno leva su materiali pregiati e componenti artigianali. Cresce anche la richiesta dei presepi etnici, che provengono dal Sud America o dall’Africa. “I produttori italiani subiscono la forte concorrenza cinese, ma rimane sempre una grande differenza nella qualità del prodotto”, spiega Valentina Zattini, amministratore delegato di Officina Eventi, la società organizzatrice della fiera “Devotio 2019”, sui prodotti e i servizi per il mondo religioso, in programma dal 17 al 19 febbraio 2019 a BolognaFiere. “Le statuine italiane, che siano in legno o in resina, vincono senza dubbio sul fronte dell’estetica e della lavorazione, anche se negli anni i produttori cinesi hanno migliorato il loro prodotto sulla base delle richieste degli stessi importatori. Più di recente, la fascia bassa di prezzo ha visto anche la diffusione dei presepi etnici, realizzati con materiali e tecniche diverse a seconda dei vari paesi di provenienza, che rappresentano un’alternativa alla statuina tradizionale”.