Raffaele Morelli a RTL 102.5: "Scrivere a mano fa bene al cervello, la grafia è il modo di stare nel mondo"

Raffaele Morelli a RTL 102.5: "Scrivere a mano fa bene al cervello, la grafia è il modo di stare nel mondo"

Raffaele Morelli a RTL 102.5: "Scrivere a mano fa bene al cervello, la grafia è il modo di stare nel mondo"


21 luglio 2020, ore 12:00
agg. 23 luglio 2020, ore 12:44

Le parole di Raffaele Morelli a Non Stop News: "Bisogna smettere di dire 'all'antica', noi dobbiamo essere antichi, dagli antichi abbiamo tutto da imparare"

"Bisogna smettere di dire 'all'antica'. Noi dobbiamo essere antichi, dagli antichi abbiamo tutto da imparare. Più di una ricerca sul cervello dice che quando noi scriviamo a mano creiamo nel cervello una danza, è come se la nostra mano danzasse e si mettesse a disegnare. Scrivere a mano non soltanto fa bene al cervello, ma ti porta a riflettere, a ragionare su quello che stai facendo, ad uscire dall'uniformità. Ognuno ha la sua grafia e nella sua grafia esprime se stesso, il suo unico modo di stare nel mondo. Scrivere fa bene al cervello, scrivere a mano fa ancora meglio". Lo ha detto il dottor Raffaele Morelli, intervenendo stamattina a Non Stop News su RTL 102.5. Lo psicoterapeuta fondatore dell'istituto Riza è stato interpellato dai conduttori sull'esercizio della scrittura e ha spiegato che effettivamente praticarla manualmente comporta dei vantaggi anche sul cervello.

Raffaele Morelli e la differenza tra la scrittura a mano e quella sui social

Morelli ha sottolineato, inoltre, la dicotomia tra la scrittura manuale e quella adottata sui social, dove spesso la brevità è elemento fondamentale:

"Nei social contano la velocità e la rapidità, non è importante cosa pensi, è importante cosa dici, nello scrivere, invece, ti soffermi nella riflessione con te stesso. E poi puoi aggiungere, puoi arricchire. Una frase, poi un'altra e poi un'altra ancora". 

Raffaele Morelli e l'importanza di prendersi del tempo per stare con se stessi

Allargando la questione anche al mondo della lettura, Morelli ha spiegato che "una delle ultime ricerche dice che il crollo della vendita dei libri è legata al fatto che le persone dicono  ”non ho tempo”, ma in realtà il tempo psichico è molto differente dal tempo reale". Il tempo è la parola chiave per comprendere il discorso dello psichiatra:

Basta accorgersi, per esempio, che un sogno che sembra durato un anno in realtà è durato una frazione di secondo. Quando scrivi avevi il tempo per stare con te e di guardare la mano con la riflessione, guardi soltanto ciò che accadi. Nei social, invece, c'è sempre la risposta rapida a qualcuno, rapida. 

Morelli ha continuato a evidenziare l'importanza di prendersi del tempo per stare con noi stessi, per esempio mentre ci si dedica all'attività di scrittura: 

"Stare con te mentre scrivi, che sia a mano o col computer. Non stiamo più con noi stessi. Il tempo dello scrivere, dello stare con noi, ci permette di far partire poi la fantasia. Siamo abituati a scrivere senza immaginare; se, invece, mentre scrivi rifletti, allora apri altre energie del cervello. Poi, per carità, si può fare uno e l'altro". 

Insomma, la scrittura a mano non può e non deve per forza di cose escludere quella praticata sui social attraverso i tanti dispositivi elettronici di cui ormai un po' tutti abbiamo grande disponibilità. L'importante è riuscire a ritagliarsi uno spazio temporale per poterci confrontare con noi stessi. Una operazione che oggi è evidentemente sottovalutata, anche per 'colpa' dei tempi frenetici che caratterizza le nostre vite quotidiane. 


Di seguito trovate il video integrale dell'intervista realizzata al dottor Raffaele Morelli. 


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