Rapporto Coop, italiani provano ed essere ottimisti per il 2019

Rapporto Coop, italiani provano ed essere ottimisti per il 2019

Rapporto Coop, italiani provano ed essere ottimisti per il 2019


05 gennaio 2019, ore 08:00

Divisi sulle prospettive di crescita economica, prevale la "speranza" sulla ripresa dei consumi. Le spese si concentreranno sull'acquisto di cibo, viaggi e tecnologia.

E' questo il quadro che emerge dal sondaggio Coop-Nomisma e le previsioni sui consumi del Rapporto Coop. Per il 2019 gli italiani sono divisi tra il 27% che si dice convinto in una accelerazione dell'economia nazionale ed il 19% che crede nell'arrivo della recessione. La maggioranza degli italiani ritiene che dovrà pagare di più bollette e utenze interessate dai rincari e il discorso è lo stesso per carburante e altri costi di trasporto (31%), servizi sanitari e spese per la salute (24%). Decelerazione economica e contrazione dei salari reali, secondo il rapporto Coop, provocheranno una variazione del Pil inferiore all'1%, mentre il potere d'acquisto delle famiglie potrebbe beneficiare dalle attese nuove misure, soprattutto il reddito di cittadinanza, mantenendo un tasso di crescita prossimo all'1% con un ritmo superiore al Pil. Su ritmi di poco inferiori la crescita dei consumi, comunque in calo rispetto agli andamenti 2015-2017 quando i tassi erano compresi fra l' 1,5% e il 2%. Guardando nel dettaglio dei consumi l'anno in corso sembra caratterizzarsi per un rallentamento nell'acquisto di beni durevoli e un ritorno di alcuni consumi di base tra cui l'alimentare. Il 25% degli italiani è convinto che investirà di più nell'acquisto di prodotti a base di farina integrale, il 21% nei tradizionali e il 19% nei bio salutistici. A sorpresa si assiste al recupero dei ristoranti di cucina tipica e della tradizione (+19%) che surclassano i fast food, i ristoranti etnici ed il food delivery. Non si accettano rinunce per viaggi e smartphone; così l'83% degli italiani pensa di regalarsi un soggiorno o una gita (era l'84% nel 2018) e solo il 15% lo esclude (era il 14% nel 2018). Subito al secondo posto la tecnologia con lo smartphone (54%), i tablet e computer (54%). Scartate nelle previsioni l'acquisto di una casa (72%), o dell'auto ibrida o elettrica (67%).