Ricerca, dieta scorretta e cibo spazzatura minano la fertilità maschile

Ricerca, dieta scorretta e cibo spazzatura minano la fertilità maschile

Ricerca, dieta scorretta e cibo spazzatura minano la fertilità maschile


24 febbraio 2020, ore 16:00

Lo rivela uno studio americano, i giovani con una dieta bilanciata risultano più fertili di chi mangia cibo spazzatura

Mangiare bene protegge la fertilità maschile sin dalla giovane età: giovani adulti che seguono una dieta bilanciata producono 68 milioni di spermatozoi in più rispetto a coetanei che mangiano il cosiddetto cibo spazzatura (da snack a cibo industriale, dolci, pizza, bibite etc).

A suggerirlo è un'ampia ricerca appena pubblicata sulla rivista Jama Urology. "Si tratta del più ampio studio mai condotto che ha esaminato lo stile alimentare in correlazione con la funzione testicolare dei maschi coinvolti", dichiara l'autore Feiby Nassan, della Harvard's T.H. Chan School of Public Health a Boston.

Probabilmente a causa di molteplici fattori ambientali (la dieta occidentale è stata più volte chiamata in causa) risulta in continua discesa la qualità dello sperma: la concentrazione di spermatozoi è scesa del 60% tra 1973 e 2011; inoltre anche per la concentrazione di testosterone, l'ormone sessuale maschile, si osserva un trend in decrescita.

Un uomo che abbia 39 milioni di spermatozoi ha una concentrazione spermatica bassa, che non solo impatta negativamente sulla possibilità di fare figli, ma riflette anche chiaramente il suo stato di salute generale.

Nello studio sono stati coinvolti 2.935 19enni. Il campione è stato diviso in quattro gruppi a seconda del proprio comportamento alimentare. È emerso che coloro che mangiavano sano (tanta frutta e verdura, pesce, cereali integrali) avevano 68 milioni di spermatozoi in più rispetto a chi seguiva una dieta prettamente occidentale e poco nutriente. I vegetariani avevano 33 milioni di spermatozoi in più dei coetanei che si nutrivano male.

"La fertilità non è un parametro importante solo per fare figli", sottolinea Nassan, “ma è anche legata allo stato di salute e all'aspettativa di vita dei maschi". Questo studio, conclude, ribadisce l'impatto dell'alimentazione sulla fertilità maschile.


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