Sblocco dei licenziamenti: il rischio sociale esiste, non va drammatizzato. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando

Sblocco dei licenziamenti: il rischio sociale esiste, non va drammatizzato. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando

Sblocco dei licenziamenti: il rischio sociale esiste, non va drammatizzato. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando


26 giugno 2021, ore 19:00

Non è detto che l'occupazione ritorni nei settori in cui si è perduta, ha aggiunto. Sul tema interviene anche Brunetta: un boom economico con un conflitto non va bene

Come sarà l’Italia in un prossimo futuro? La mancanza di lavoro potrebbe creare gravi tensioni sociali? Cosa accadrà dopo lo stop al blocco dei licenziamenti? Tutti attendono la fine della pandemia e la ripresa dell’economia, ma il Paese rischia di uscire davvero cambiato dall’emergenza coronavirus. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha rilasciato una lunga intervista a Sky Tg 24.


Orlando, i rischi della ripresa

Il rischio sociale esiste, non va drammatizzato, credo che ci siano gli strumenti per gestirlo, ma il rischio esiste e credo sia sbagliato rimuoverlo o negarlo come si e' fatto nel dibattito pubblico. Il rischio esiste perché anche quando ci sarà la ripresa non è detto che porti con sé una proporzionale ripresa dal punto di vista occupazionale e non è detto che l'occupazione ritorni nei settori in cui si è perduta".


Orlando, la riforma degli ammortizzatori sociali

“Cerchiamo di capire esattamente dove si è usata più cassa, dove si è dovuto ricorrere di più agli ammortizzatori di carattere straordinario e sulla base di questi proviamo a costruire degli strumenti che tengono conto di questi dati. Sulla riforma degli ammortizzatori sociali io ho cominciato alcuni passaggi con i miei colleghi. Sono convinto che entro il prossimo mese saremo in grado di produrre un testo condiviso. Faremo poi un passaggio definitivo dopo aver avuto un'interlocuzione con le forze sociali, quindi vedo nelle prossime settimane la possibilità di avere un testo. Poi bisognerà vedere come farlo entrare in vigore e legarlo alla legge di bilancio che lo dovrà recepire".



Boom economico e conflitti sociali, parla Brunetta

Sul delicato tema del lavoro, con il rischio legato a possibili tensioni sociali causate da i licenziamenti che potrebbero scattare in un prossimo futuro, è intervenuto anche il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. "Con boom economico ci può essere conflitto sociale? Sarebbe folle", ha detto su Sky Tg24, riferendosi alle manifestazioni dei sindacati Cgil Cisl e Uil di oggi in varie piazze d'Italia per rivendicare la proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre.



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